Spesso i club tendono a nascondere, per questione di privacy, i nomi dei giocatori risultati positivi al Covid-19. È successo in Italia con Torino e Sampdoria, così come in Inghilterra. Ora però, Michael Keane, difensore dell’Everton e della nazionale, ha deciso di confessare la sua malattia alla BBC, dopo essere guarito: «Dopo un allenamento sono andato a giocare a golf e non mi sentivo molto bene. Poi nella doccia mi sembrava di svenire, ma non ci ho dato troppo peso. Non avevo tosse, ma mi sentivo stanco e la notte sudavo parecchio. Quando sono uscito per correre e mi sono dovuto fermare dopo tre minuti perché mi sentivo male, ho capito che qualcosa non andava. Ho fatto il test e dopo sei giorni ho avuto il risultato: positivo. Anche se mi sono sentito progressivamente meglio, c’è voluto un po’ di tempo per tornare alla normalità. Ora non vedo l’ora di tornare in campo, tre mesi senza giocare a calcio mi sono sembrati un’eternità. E mi sono sembrate ingiuste le critiche di Matt Hancock contro i calciatori: penso che tutti avremmo comunque dato una mano a prescindere da quelle parole».