Favola Verona, chi sono i protagonisti della grande stagione dei gialloblù?

by Redazione Cronache
Hellas Verona

di Luca Anastasio

Chi sono i protagonisti della grandissima stagione che sta vivendo la squadra di mister Juric? Noi di Cronache di Spogliatoio abbiamo stilato la formazione-tipo di quest’anno degli scaligeri, inserendo i calciatori con più minuti in campo.

Hellas Verona (3-4-2-1):

Marco SILVESTRI, classe ’91, è alla prima stagione in Serie A da titolare, alla non tenera età di 28 anni. Cresciuto nel settore giovanile di Modena e Chievo Verona, dopo una serie di prestiti si trasferisce in Inghilterra, precisamente al Leeds United. È qui che il portiere trova finalmente la titolarità, giocando 98 partite in tre anni tra coppe e Championship (Serie B inglese). Nel 2017 si trasferisce a Verona dove, dopo un anno da secondo alle spalle di Gollini, partecipa attivamente alla promozione dei veneti in Serie A, risultando tra i migliori della categoria. La società del presidente Setti gli rinnova la fiducia per la stagione successiva e lui non delude le aspettative, disputando, sin qui, 27 partite, subendo 29 goal e mantenendo la porta inviolata per ben 9 gare.

Marash KUMBULLA, classe ’00, è anch’esso alla prima stagione in Serie A. Cresciuto nelle giovanili dell’Hellas, durante il ritiro estivo si guadagna la fiducia di mister Juric che non ha paura di gettarlo nella mischia. Risultato? Dopo 19 partite giocate e un goal, è uno dei difensori più chiacchierati per la prossima sessione estiva del calciomercato. Prezzo fissato dalla società? Non meno di 30 milioni di euro.

Amir RRAHMANI, classe ’94, viene acquistato dalla Dinamo Zagabria nell’estate del 2019 per una cifra di poco superiore ai 2 milioni di euro. Dopo pochissimo tempo si prende le chiavi della difesa, divenendone il perno centrale. Difensore roccioso ma molto corretto (solo 4 ammonizioni in 26 partite), dopo soli sei mesi viene acquistato dal Napoli per 14 milioni di euro, ma rimane in prestito all’Hellas fino a fine stagione.

Koray GUNTER, classe ’94, passa al Verona in prestito con diritto di riscatto (fissato a 4 milioni), dal Genoa, che detiene comunque la possibilità di contro-riscattarlo a 5 milioni. Arriva su precisa richiesta di Juric, che lo aveva già avuto come giocatore proprio a Genova l’anno precedente. In poco tempo si prende il posto da titolare nel centro-sinistra, pur essendo di piede destro. Anche lui estremamente presente (22 partite giocate, di cui 21 da titolare), vedremo se alla fine dell’anno il club del presidente Setti deciderà di riscattarlo o meno. Nel mentre, lui continua a fornire ottime prestazioni.

Marco Davide FARAONI, classe ’91, cresce nel settore giovanile della Lazio prima di trasferirsi all’Inter. Con i nerazzurri esordisce in Serie A e, dopo due stagioni, passa in comproprietà all’Udinese nell’affare Handanovic. Dopo il riscatto, passa in prestito prima al Watford, in Inghilterra, poi al Perugia ed al Novara, in Serie B. La grande occasione gli arriva quando il Crotone, dopo aver conquistato la permanenza in Serie A, lo acquista. Qui Faraoni non riuscirà a ripetere il miracolo computo l’anno prima dalla squadra di Nicola, ma disputa comunque una buona stagione, che gli vale la chiamata del Verona. Il resto lo conoscete.

Sofyan AMRABAT, classe ’96, nasce a Huizen, in Olanda, da genitori marocchini. Inizia a giocare nel settore giovanile del Utrecht, dove gli osservatori del Feyenoord si accorgono delle sue qualità e lo acquistano per 4 milioni di euro, quando il centrocampista aveva solo 21 anni. Un anno dopo si trasferisce al Club Bruges, in Belgio, per una cifra leggermente inferiore. Il 22 Agosto 2019 il Verona comunica di aver acquistato Amrabat in prestito con diritto di riscatto fissato a 3.5 milioni. Dopo una prima metà di stagione ai limiti della perfezione, il Verona lo riscatta e lo cede alla Fiorentina per 10 milioni di euro, cifra che potrebbe essere anche bassa se il centrocampista dovesse continuare su questi livello. Come per Rrahmani, anche qui l’Hellas ha tenuto il calciatore in prestito sino a fine stagione.

Miguel VELOSO, classe ’86, sembrava veramente potesse essere un crack del calcio europeo. Al termine del Mondiale del 2010 in Sudafrica, al quale ha partecipato nel ruolo di comprimario, lo Sporting Lisbona ne ufficializza la cessione al Genoa per 9 milioni più il cartellino di Alberto Zapater. Dopo una sola stagione passa alla Dinamo Kiev, dove rimane per quattro anni. Al termine di questi, nel 2016, ritorna al Genoa, dove rimane per fino al 2019. Juric, che lo conosce bene, lo porta con sé all’Hellas Verona, ne fa il capitano e disegna, intorno a lui e al suo sinistro, una tattica che sta stupendo tutti gli appassionati di questo gioco. In 23 partite, sin ora, ha realizzato 2 goal e 4 assist.

Darko LAZOVIC, classe ’90, esterno velocissimo, abile nel dribbling, molto portato al sacrificio. Sono queste le caratteristiche che convincono l’Hellas ad acquistarlo: arriva anche lui dal Genoa, anche lui su esplicita richiesta di Juric. E non delude minimamente le aspettative del tecnico, anzi. Titolare in tutte le partite giocate sin qui dal Verona, ha realizzato un goal e 5 assist. Una piccola curiosità: né il Genoa nel 2015 né il Verona nel 2019 hanno pagato per il loro trasferimento. Infatti, a parte il trasferimento che lo ha portato alla Stella Rossa nel 2009 per poco meno di mezzo milione di euro, è sempre stato acquistato da free-agent.

Matteo PESSINA, classe ’97, è arrivato in prestito con diritto di opzione, fissato a 4.5 milioni, e contro-opzione, fissato a 5 milioni, dall’Atalanta. Sebbene sembrava dovesse vivere un anno da riserva, convince mister Juric a concedergli minuti nelle prime giornate di campionato. Il Verona vince, lui convince. Ed è, al momento, il trequartista con più minuti nel Verona (con in rosa giocatori come Verre, Salcedo, Eysseric, Zaccagni, Borini). SI vocifera che l’Atalanta abbia intenzione di non lasciarsi scappare questo talento… come persuaderli.

Mattia ZACCAGNI, classe ’95, talento made-in. Arriva al Verona neo-retrocesso in Serie B nel 2016. Dopo un solo anno gli scaligeri tornano nella massima serie, ma Zaccagni, dopo sei apparizioni, si rompe il ginocchio e conclude la stagione molto in anticipo. L’anno successivo però, con l’Hellas che nel frattempo era scesa di nuova nella seconda serie, si prende la squadra sulle spalle e la riporta in Serie A. Quest’anno ha trovato spazio in 24 partite, di cui 20 da titolare, condite da un goal, contro il Genoa alla 19° giornata.

Valerio VERRE, classe ’94, nell’insolita posizione di falso nueve. Ma è qui che Juric, dopo averlo schierato a lungo come trequartista, lo prova, con un successo inaspettato ai più. Non tanto come reti (solo 3), ma come apporto al gioco, cosa che Stepinski, molto più centravanti che palleggiatore, non riusciva a garantire. Ed è proprio sfruttando il non perfetto ambientamento dell’acquisto più caro della sessione estiva del Verona che il ragazzo cresciuto nelle giovanili della Roma riesce a sfondare ed a trovare spazio. È praticamente sicuro il riscatto a fine stagione, con circa 2.7 milioni che dovrebbero finire nelle tasche della Sampdoria.