Prendi una squadra di calcio di dopolavoristi, poliziotti, fotografi e falegnami che si “vestono” da Babbo Natale per giocare a calcio a Rovaniemi, la capitale della Lapponia nonché headquarter di Babbo Natale, dove si conta circa mezzo milione di turisti all’anno. Si chiama FC Santa Claus ed è nata il 6 dicembre 1992 col classico motto natalizio: «Non smettere mai di crederci». Anche se la temperatura d’inverno scende fino a -30°, anche se gli avversari ti prendono in giro perché giochi a calcio vestito da Babbo Natale, in sesta serie finlandese. La storia della FC Santa Claus ve l’abbiamo raccontata l’anno scorso. Quest’anno, per Natale, abbiamo intervistato uno dei loro protagonisti: si chiama Aimé Salay, qui da marzo 2021, un ex terzino oggi vice allenatore. È il nostro modo di augurarvi buone feste.
Conoscete la storia della squadra di Babbo Natale? 🎅
Gioca a Rovaniemi, la capitale della Lapponia 🧊
Abbiamo intervistato il suo allenatore 👉 https://t.co/h5SvjWrkDQSì, questi sono loro. pic.twitter.com/MfDsB1rMYO
— Cronache di spogliatoio (@CronacheTweet) December 24, 2022
🇫🇮 In Rovaniemi up in the Arctic Circle, sixth-tier Finnish club FC Santa Claus are gearing up for their favourite time of the year.
They play in red & white kits, have Santa Claus as their honorary coach and their motto is – amazingly – “Don’t Stop Believing”. pic.twitter.com/86WGjWLBEx
— The Sweeper (@SweeperPod) December 22, 2022
Aimé Salay e la FC Santa Claus
«Io mi chiamo Aimé Salay, provengo dall’Austria, da Vienna e sì, sono l’assistente allenatore della FC Santa Claus. Ho iniziato a giocare a calcio molto presto, pure mio fratello giocava in un piccolo club nelle campagne austriache. Era destino che diventassi calciatore, così come tutti inizio nelle giovanili e a 19 anni ho giocato a Vienna con il SV Donau», racconta con orgoglio, presentandosi a Cronache. Poco importa che oggi il SV Donau giochi nel quarto livello austriaco: «Quell’anno con me siamo stati promossi in Regional Liga [terza serie austriaca, nda] ed è il punto più alto di tutta la mia carriera». Dal 2021 è a Rovaniemi e le emozioni non mancano: «C’è una gara a cui teniamo particolarmente, contro una squadra della Lapponia occidentale che si chiama Kolari Rontio Ry. Quando giochiamo contro di loro, tutti diamo il massimo. C’è una rivalità forte, puoi chiederlo ai ragazzi e ognuno ti risponderà come ho fatto io». E infatti: «Ho! Ho! Ho! Giochiamo a calcio!».
«Come fosse Natale tutto l’anno»
«Giocare per la squadra di calcio di Babbo Natale è meraviglioso, coi ragazzi ci divertiamo e tutti sono molto motivati. È come se fosse Natale tutto l’anno, no? Dalle giovanili alla prima squadra, respiri lo stesso spirito di positività e ottimismo. Sinceramente, se chiedi di noi in giro, ti diranno che siamo una squadra hobbistica, di dilettanti, e che col professionismo non c’entriamo», spiega Salay a Cronache. «Ma i nostri avversari si divertono a venir in trasferta qui, perché siamo la squadra di calcio di Babbo Natale. Quindi non saprei risponderti su come ci vedano, ovviamente ci prendono in giro ma ci guardano anche con simpatia. C’è persino chi pensa che non giochiamo seriamente [ride, nda]. Non so se ci sottovalutino, ma fa parte del gioco. Lo spirito di Natale e di Babbo Natale, in fondo, non è di far sorridere le persone? Bene, a noi non dispiace che i nostri avversari sorridano quando ci vedono, o prima di giocare contro di noi. È lo spirito del Natale».
«Sono un calciatore di Babbo Natale, vieni con me»
«Qui mi trovo davvero bene. Un giorno, stavo giocando a ping-pong in un circolo della città e ho conosciuto uno dei calciatori della FC Santa Claus. Abbiamo parlato un po’ e mi ha proposto di unirmi alla squadra. Io e lui giocavamo spesso a ping-pong e io battevo sempre questo ragazzo. “Ti darò una chanche”, gli ho detto. A metà marzo, lo ricordo bene, faceva freddissimo, ho guidato fino allo stadio», prosegue Aimé Salay a Cronache. Lo stadio si chiama Rovaniemen Keskuskenttä, ospita anche le partite del RoPs (Rovaniemen Palloseura, l’altro club della città) è ovviamente in erba sintetica, d’inverno diventa talvolta una pista da sci. «Quando arrivo allo stadio – continua a raccontarci Salay – mi sento perso. Vedo un ragazzo, chiedo se sapesse dove si sarebbe allenata la FC Santa Claus e lui mi risponde in un forte accento finlandese: “Ehi, pure io sono un calciatore della squadra di Babbo Natale, vieni con me!”. Con lui siamo diventati molto amici, ma in realtà tutto il gruppo è molto amichevole. E poi ci divertiamo anche fuori dal campo, specialmente nelle serate-sauna». Perché al FC Santa Claus è davvero probabilmente come fosse Natale tutto l’anno.