Intervento ai microfoni di Radio Deejay, il presidente della FIGC Gabriele Gravina si è soffermato su diversi punti fra cui la sfida di ieri fra Juventus e Milan:
«Sono riuscito a gioire pensando tra l’altro ad una strana coincidenza. Ieri sera, proprio in coincidenza di quel preciso instante, avremo dovuto inaugurare l’Europeo con Italia-Turchia a Roma. E per coincidenza è ripartito il calcio italiano e questo deve essere un motivo di orgoglio per tutto il movimento sportivo ma anche per tanti appassionati di calcio».
APRIRE GLI STADI – «Io mi auguro i primi di luglio. La prima settimana, massimo metà luglio. Questo significa che il nostro Paese ha buttato via quelle ultime restrizioni e siamo evidentemente usciti da questo momento particolarmente buio per il nostro Paese».
SUI DUE MESI DE STOP – «Io sono convinto che fra i tifosi e il calcio c’è stato un contatto continuo, un filo che non si è mai spezzato e quel filo è la passione che ha contraddistinto i vincoli forti. Abbiamo avuto momenti difficili, dove ancora una volta – e questa credo sia quasi una caratteristiche del nostro Paese – ci siamo fatti del male da soli. Abbiamo fatto di tutto per denigrare anche quegli aspetti positivi che abbiamo fatto come il fondo salva calcio. Immediatamente abbiamo demolito una delle più belle e uniche iniziative che hanno dato possibilità al nostro calcio di rilanciarsi. Anche ieri sera ha fatto discutere l’arbitraggio di Orsato solo perchè si è consultato col VAR per un rigore. Noi amiamo farci del male, dobbiamo per forza cercare sempre di demolire anche quello che di positivo riusciamo a fare».