di Andrea Sperti
Il 2020 è un anno particolare che, in ambito calcistico, ha saputo regalare favole incredibili. Ieri, infatti, si sono giocati i play off per le qualificazioni a Euro 2021. Oltre al passaggio del turno della Macedonia del Nord di Goran Pandev e dell’Ungheria del talento cristallino di Szoboszlai, ha passato il turno anche la Scozia.
25 anni dopo ancora Europeo
La Nazionale britannica, infatti, è riuscita ad eliminare la più quotata Serbia, tornando nel grande calcio dopo 23 anni. L’ultima apparizione, in una competizione del genere, è avvenuta nel Mondiale giocato Francia nel 1998, mentre bisogna tornare indietro al 1996 per vedere la Scozia impegnata negli Europei di calcio.
Partita e talenti
La formazione allenata da Steve Clarke ha sbloccato il punteggio nella ripresa grazie ad un gol di Christie. La Serbia, però, ha trovato la via del gol con Jovic proprio nel finale, mandando nello sconforto un’intera nazione, convinta di poter rivivere l’ennesima beffa della sua storia. Ai calci di rigore, in ogni caso, McGinn e compagni hanno trionfato, con Mitrovic, attaccante serbo, che ha sbagliato l’ultimo rigore, eliminando di fatto i suoi.
La Scozia ha una formazione di tutto rispetto, con alcuni giocatori di gran talento come Christie, McGinn, Tierney ed il numero 10 McGregor. Il portiere Marshall, grazie al penalty parato, è diventato un eroe nazionale, con tutta la Scozia che è impazzita di gioia per questo incredibile e storico traguardo raggiunto.
Record negativo da sfatare
Adesso gli scozzesi dovranno essere bravi e capaci a sfatare un tabù che li vede sempre eliminati, 9 volte su 9 partecipazioni, già durante la fase a gironi di Mondiali ed Europei.
L’inno da portare in giro per l’Europa
Finalmente il glorioso inno scozzese, intitolato “Flower of Scotland”, potrà risuonare con orgoglio in una manifestazione importante, con la Nazionale di Clarke che dovrà anche sfidare l’Inghilterra, in un derby, tutto britannico, che si preannuncia infuocato.