Intervenuto in diretta Instagram con fantacalcio.it, il centrocampista della Fiorentina Gaetano Castrovilli ha raccontato la sua esperienza e ha risposto alle domande sul fantacalcio: «Il Fantacalcio per me è stata davvero una bella scoperta. È stato il primo anno da vero fantallenatore, altre volte ho provato ma ero più piccolino e subito smettevo. Sicuro continuerò a giocarci anche in futuro”.
UNA LEGA FANTACALCIO TUTTA VIOLA – «Ci prendiamo in giro nello spogliatoio, se uno perde viene deriso da chi vince. Così funziona, è il bello del Fantacalcio. Quest’anno sto giocando con i miei compagni di squadra, prima dello stop ero primo o secondo non ricordo. Siamo 8 squadre, il mio socio è Cerofolini. Poi il dottore con Badelj, abbiamo la squadra formata da Vlahovic ed un fisioterapista, Benassi con un altro fisioterapista. Una squadra è formata da Milenkovic ed un altro dottore, poi Lirola con un altro fisioterapista e due magazzinieri. Si divertono anche loro, è un Fantacalcio che coinvolge tutto il club».
SI SCHIERA AL FANTACALCIO – «Quando ho realizzato i miei tre gol ero sempre in campo anche nella mia squadra del Fantacalcio. Mi schiero sempre, tranne quando sono squalificato ovviamente. Mi do fiducia dai (ride, ndr). Mi ricordo che quando abbiamo giocato a Sassuolo ed ho fatto gol e assist quando sono arrivato nello spogliatoio ero felicissimo per la bella vittoria a Reggio Emilia, ma poi subito dopo ho aperto l’App Fantacalcio per vedere il punteggio ed il voto che mi avevate dato».
L’ATTACCO AL FANTACALCIO – «Io in attacco ho acquistato il mio compaesano Ciccio Caputo, ho un bel rapporto con lui, Duvan Zapata e Cristiano Ronaldo che mi hanno portato parecchi gol. Se Castrovilli ha acquistato Castrovilli? Ovviamente sì, mi sono acquistato. Mi sono pagato 18 crediti, ovviamente i compagni di squadra mi hanno rialzato apposta. Pero’ ci tenevo ad acquistarmi».
L’ESORDIO IN A – «Per me l’esordio in A era un sogno, fin da bambino. Il mio obiettivo era quello di migliorarmi ogni giorno con gli allenamenti. La serie B mi ha aiutato tanto nella crescita da calciatore, lì ci sono tanti giocatori più esperti che ti danno una grossa mano».
IL RUOLO – «Ovviamente negli ultimi due anni sono migliorato molto facendo la mezzala. Daniele Croce (ex calciatore dell’Empoli) è stato ad indicarmi questo ruolo, ma anche gli stessi Valiani e Giampà. A me piace sia difendere che attaccare, quindi è il ruolo ideale per le mie caratteristiche».
GLI IDOLI – «Io mi sono sempre ispirato a due grandi nomi: Kakà e Ronaldinho. Quest’ultimo perché quando andava in campo ti divertiva, e mi piaceva tantissimo. Kakà per le sue accelerazioni e per l’umiltà che faceva vedere a tutta la gente. Se mi avvicino come caratteristiche a Kakà? Me lo dicono in tanti, è un grande paragone, fa piacere ma c’è ancora molto, molto da imparare e migliorare. Soprattutto devo essere più concreto».