Fratelli Inzaghi, il confronto tra i due tecnici: Simone segna di più, ma Pippo…

by Redazione Cronache
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Fratelli coltelli, recita il detto. Ma per quei due proprio non vale. Troppo stretto il legame che li lega fin da quando, da bambini, giocavano al parco a San Nicolò, frazione del comune di Rottofreno in provincia di Piacenza, e Pippo pretendeva che anche Simo, di tre anni più piccolo, partecipasse alle sfide. Così legati che non potevano che avere lo stesso ruolo, quello di attaccante. Poi, quando si è iniziato a fare sul serio, le loro carriere hanno preso direzioni divergenti. Si sono affrontati in sole otto occasioni, con un bilancio di tre vittorie per Filippo, tre pareggi e due successi per Simone.

Chi li ha visti crescere non aveva dubbi: Inzaghino era più tecnico, ma il fratello maggiore aveva una fame di gol rara da trovare. E anche se Simone ha chiuso a 34 anni una carriera di calciatore di tutto rispetto (oltre allo scudetto, tre Coppe Italia, una Supercoppa Italiana e una Europea), quando Filippo a 38 anni ha appeso le scarpette al chiodo, ha dovuto fare spazio tra i trofei: senza bisogno di fare l’elenco, basti ricordare le due Champions League vinte con il Milan e il Mondiale 2006.

Da allenatori

Ma nella nuova veste di allenatore, Simone si sta prendendo la rivincita: con la Lazio, con cui è partito dal basso e ha scalato le categorie – Allievi regionali, Allievi nazionali, Primavera e infine la prima squadra – , ha già vinto una Coppe Italia e due Supercoppe italiane. La carriera di allenatore di Filippo all’inizio sembra ricalcare quella del fratello minore: l’esordio con gli Allievi del Milan, poi la Primavera con la vittoria del torneo di Viareggio e nella stagione 2014/15 la grande occasione in prima squadra. Non sfruttata nel migliore dei modi, con i rossoneri che chiudono decimi in classifica e l’esonero. Con grande umiltà, Pippo riparte dal basso: promozione in Serie B al primo colpo con il Venezia, che l’anno dopo porta in semifinale dei play-off. È il momento di riprovarci in Serie A: il Bologna gli dà fiducia ma anche stavolta l’esperienza si conclude con un esonero a metà stagione. Con il Benevento avrà la terza chance: dopo la cavalcata trionfale dei campani in Serie B.

Ai numeri

I due fratelli fremono per incontrarsi in campionato, intanto oggi La Gazzetta dello Sport riporta i dati complessivi dei due tecnici, ben confrontabili poiché le presenze sono perlopiù simili. 206 le panchine per Simone, 201 quelle per Pippo. La differenza, come anticipato, la fa anche l’anno in Serie B di Filippo, sopratutto per la cifra delle vittorie: 111 contro 93. Media notevolmente alzata rispetto alla stagione con il Bologna dell’ex bomber rossonero. Simone, dei due, è anche quello che fa creare di più, come dimostrano i gol fatti: 389 del biancoazzurro contro i 297 del fratello. Le uniche due statistiche sulle quale prevale Filippo sono i pareggi, 60 contro i 37 di Simone, e i gol subiti, 216 (Filippo) contro 258 (Simone), simbolo di idee difensive e di gioco alquanto diverse.