Il portiere del Genoa, Mattia Perin, ha parlato a La Repubblica raccontando la sua esperienza col Covid-19.
ATTENZIONE – «Siamo molto scrupolosi. Nessuno toglie la mascherina, rispettiamo regole e distanziamenti, poi è chiaro che in campo veniamo a contatto, è inevitabile. Questa è una malattia subdola, la puoi prendere in taxi, oppure schiacciando il bottone di un ascensore».
SINTOMI – «Il 21 settembre mi recai a Torino per rivedere mia moglie e i bambini, era un lunedì: al contrario di quanto è stato detto, non esiste alcuna evidenza che io abbia contratto il Coronavirus proprio quel giorno».
PANDEMIA – «Resto convinto che tutto sia nato in laboratorio e non dalla trasmissione animale».