SU FAVILLI – «Da quando sono arrivato che cerco di fargli capire determinate cose perché ha delle qualità che sono fuori dal comune. Il problema è che lui ancora non lo sa. Il gol non deve essere un’ossessione perché sono pronto a scommettere che in carriera ne farà tanti in A».
SULLA SQUADRA – «Abbiamo costruito un gruppo amalgamato che nelle difficoltà non si è mai sfaldato. Siamo sempre rimasti uniti. A gennaio siamo partiti con 11 punti, quando la maggior parte degli addetti ai lavori ci davano per sconfitti. Abbiamo tirato fuori il nostro carattere, siamo lì a lottare per la salvezza. Il campionato, se dovesse riprendere, è ancora molto lungo ma noi abbiamo una grande consapevolezza di essere un bel gruppo, forte, formato da uomini veri, oltre che da giocatori importante. Il pezzo importante del puzzle è stato il mister che è stato veramente bravo, oltre a livello tecnico-tattico, a livello psicologico a tirare su dei giocatori che, dopo il girone di andata, erano un pò a terra».