Era il 5 marzo 2019 quando, un olandese in terra spagnola, pennellava parabole degne di nota. L’artista non era Van Gogh ma Schone, e il museo d’arte non era quello “del Prado” di Madrid ma il Bernabeu. Quella punizione del 4-1 servì per sigillare il risultato: Ajax ai quarti, Real Madrid fuori dalla Champions.
Un anno dopo
Quante cose possono cambiare in un anno? Per Schone tante, a partire dal paese (dall’Olanda all’Italia), fino alla squadra (dall’Ajax al Genoa), passando dalle prestazioni, in calo rispetto al periodo con i lancieri. Considerando soltanto la Serie A, un calcio diverso rispetto al quale anche un campione come lui si è dovuto abituare, sono soltanto quattro le gare saltate: tre per scelta tecnica, una per infortunio – contro il Bologna alla 24° giornata. Pochi i gol e gli assist (1 pari) per il calciatore olandese rispetto ad un inizio di avventura tutt’altro che grigia: era il 16 agosto scorso, la prima partita in maglia rossoblù di Schone, contro il Chiavari nel terzo turno di Coppa Italia; Punizione simile a quella del Bernabeu, pennellata magica e risultato sigillato sul 4-1.
I fantallenatori sperano in un finale di stagione in ripresa per Schone. D’altronde, la fantamedia parla per lui: 5.93, sotto alla soglia delle sue possibilità per l’olandese.
📸 Lasse Schöne ⚽️#UCL pic.twitter.com/O2GF2aNBgn
— UEFA Champions League (@ChampionsLeague) March 5, 2019