Dai 30 gol al dimenticatoio: riecco Lapadula, il «Jamie Vardy italiano»

by Redazione Cronache
Lapadula

Quando nel 2015 segnava più di Higuaín, Toni o Icardi – 30 gol in 44 partite, ma in Serie B – tutti erano pazzi per Gianluca Lapadula. Tanto che per FourFourTwo era «il Jamie Vardy italiano». Da qui, gioia e ombre. Un anno dopo, Lapadula indossava la maglia numero 9 del Milan e vinceva la Supercoppa italiana (ai calci di rigore sulla Juventus, a Doha). Poi però la sua carriera ha preso una piega inaspettata, si è perso ed è retrocesso due volte in Serie B. E’ lì che gioca ancora oggi, a 33 anni ed è tornato a segnare come ai tempi di Pescara: 5 gol nelle ultime 3 gare, 15 in stagione nel Cagliari di Claudio Ranieri, in zona playoff. Nel mezzo, Lapadula debutta col Perù di Gareca e Jefferson Farfán nel novembre 2020, dopo il no alla convocazione per la Copa América Centenario: «Ho sempre sognato l’Italia». Con cui ha giocato una sola gara, nel 2017: fece tripletta. Poi El Zorro Lapadula ha conquistato il Perù. Nonostante un tatuaggio sbagliato: voleva un inca sul braccio, è venuto fuori un apache…

 

Lapadula, Torino, Coda

Gianluca Lapadula Vargas nasce a Torino nel febbraio 1990, da padre pugliese (Brindisi) fioraio di professione e madre peruviana. Come l’ex torinista Josef Martínez, Lapadula inizia da portiere, a 6 anni, nelle giovanili della Juventus per cui fa il tifo (e il raccattapalle). Poi trequartista, quindi da 14 anni l’attaccante. Lascia la Juve nel 2004, gira Piemonte (Collegno, Pro Vercelli) e Treviso, fino al 2009 quando entra nella Primavera del Parma. Altri prestiti (Atletico Roma, Ravenna), poi Lapadula si mette in mostra. Lo fa nel 2012 col San Marino, che ora non esiste più – ha compiuto sessant’anni nel 2019 ed è stato sciolto – ma era l’unico club di un altro Paese (Repubblica di San Marino) a giocare in una lega italiana. Nel 2012, il San Marino viene promosso in Prima Divisione e Lapadula segna 24 gol. Poi resta in Romagna, in comproprietà al Cesena di Campedelli, in Serie B dove debutta, mentre nel 2013 Lapadula è a Frosinone, quindi in Slovenia al Gorica del tecnico Apolloni e di 27 calciatori in prestito dal Parma tra cui Cordaz, Taïder e Massimo Coda. Lapadula segna 14 gol (meno dei 18 dell’attaccante del Genoa), ma vince campionato e Coppa di Slovenia.

 

Savona, Giroud, Simeone

A luglio 2014, Gianluca Lapadula torna in Italia al Teramo, promosso a fine anno in Serie B grazie ai 25 gol suoi e ai 22 di Alfredo Donnarumma. Ma una combine col Savona costa agli abruzzesi la B. Nel frattempo il Parma di Giampiero Manenti viene commissariato e fallisce il 19 marzo 2015, sommerso dai debiti (208 milioni). Lapadula è libero di firmare a zero col Pescara di Oddo, e a 26 anni fa la stagione della vita: 30 gol e 12 assist in 44 gare tra campionato e playoff di Serie B, che i biancazzurri vincono in finale, col Trapani di Cosmi e Bruno Petković, e tornano dopo 3 anni in A. Gianluca Lapadula viene acquistato dal Milan per 9 milioni di euro. Sceglie il numero 9 e incappa nella maledizione – spezzata solo da Olivier Giroud – di quel numero che portò sfortuna a Torres, Luiz Adriano e Mattia Destro, tra gli altri. A fine stagione, Lapadula ha segnato 8 gol in 29 partite col Milan di Mihajlović e Brocchi, con la concorrenza di Bacca, Cutrone e Niang. Poi a luglio 2017 passa al Genoa, in prestito con obbligo di riscatto a 11 milioni, per sostituire il Cholito Simeone.

 

Piątek, Virtus Entella, Cagliari

Pure l’esperienza al Genoa di Gianluca Lapadula non è esaltante, ma è il capocannoniere rossoblù nel 2017/18 con 6 gol, tra Jurić e Ballardini, nonostante la concorrenza di Centurión e Gălăbinov. L’anno dopo arrivano Kouamé e Piątek, Lapadula alterna panchina a infermeria, il Genoa cambia tre tecnici (Ballardini, Jurić e Prandelli). In tutto, gioca 8 gare di Serie A (4 da titolare, con 1 gol) e una in Coppa Italia, a dicembre 2018, una sconfitta per 9-10 ai calci di rigore contro l’Entella che costa la panchina a Jurić. Quella sera Lapadula segna su rigore al 110’ ma sbaglia il suo (decisivo) ai tiri dal dischetto. Quando lascia Genova nell’estate 2019 si trasferisce al Lecce neopromosso in A ed esordisce con doppietta in Coppa Italia. Segna 11 gol in campionato, i salentini retrocedono, Lapadula va al Benevento di Inzaghi per 3 milioni ma retrocede ancora nonostante 8 sue reti. Poi resta in Serie B, segna altri 13 gol, non bastano. In estate si trasferisce a Cagliari, e torna la magia.