«Ho esordito in Nazionale nel ’99. Si giocava con il 3-5-2, i tre difensori erano Nesta, Cannavaro, Maldini, con Buffon in porta. Secondo me è stata la difesa più forte che l’Italia abbia mai avuto. Stiamo parlando di mostri sacri». A parlare è Gianluca Zambrotta, ex difensore campione del Mondo del 2006 che abbiamo intervistato sul canale Twitch di Cronache di spogliatoio. Ecco alcuni dei racconti che ci ha affidato.
Ricordi azzurri
«Non sono mai riuscito ad alzare la Champions, ma ho vinto il trofeo più importante: il Mondiale. Ricordo che Gattuso era elettrico, se lo toccavi saltava. Io invece ho sempre cercato di gestire al meglio le emozioni. Ho giocato una finale di champions e una dei mondiali. Eppure la sera prima ho sempre dormito».
Zambrotta al Barça
«Xavi lo chiamavamo “L’esorcista” perché come la ragazza del film sembrava potesse girare la testa a 360°. Sapeva prima di avere la palla cosa fare. Il gol di Messi contro il Getafe? Secondo me è più bello di quello di Maradona. È partito 5 metri davanti a me e in 10 secondi è arrivato in porta saltandoli tutti. È stato un gol leggendario. Ronaldinho? Arrivava all’ allenamento in infradito e i piedi sporchi di sabbia, andava al mare fino a poco prima poi però entrava in campo e faceva quelle robe. Cosa potevi dirgli?»