Entrare in una squadra a 6 anni e non lasciarla più. Una storia degna del miglior Totti o di Maldini, nomi che risuonano nel gergo comune, avvicinati alla parola “bandiera”. Ma anche le squadre considerate “piccole” hanno le loro bandiere. Basti pensare a Pellissier al Chievo, a Daniele Conti al Cagliari o a Lucarelli, tra mille intemperie, al Parma. Così anche Bellini all’Atalanta. Bellini era uno di quei difensori esemplari, che in campo vedevi intervenire pulito, che calmava i compagni o che ogni volta inquadrato dava indicazioni. Di Gianpaolo Bellini non si ricordano parole fuori posto o interventi scomposti, ma solo bei gesti e, per i più navigati, ottimi voti al fantacalcio.
Con 396 presenze in nerazzurro, Bellini è la bandiera dell’Atalanta. Gianpaolo è uno dei pochi della squadra ad essere assolto dall’accusa di aver concordato il risultato della partita Livorno-Atalanta del 23 dicembre 2007. Nella stagione seguente firma il suo record assoluto di presenze in campionato, con 34 partite. Le prestazioni notevoli aumentano, così come le richieste dalle altre squadre. Ma Gianpaolo non vuole saperne, Gianpaolo ama il nerazzuro. Nonostante la retrocessione nel luglio del 2010, infatti, Bellini chiede all’Atalanta di rinnovare fino al 2013. Il successivo prolungamento sarà poi il cosiddetto “a vita”, tanto che, 3 anni dopo, alla fine della stagione 2016/2017, si ritira dopo l’ultima stagione in nerazzurro.
In 18 anni di onorata carriera, Gianpaolo Bellini è diventato la bandiera dell’Atalanta,. Ha rinunciato sempre ad altre piazze pur cambiando negli anni ben dieci allenatori e ripartendo qualche volta dalla Serie B.
L’8 maggio 2016 nell’ultima partita casalinga della stagione segna il gol del definitivo 1-1 contro l’Udinese trasformando un calcio di rigore; si tratta del suo primo gol stagionale, il primo in assoluto su rigore ed il sesto in 279 presenze complessive di Serie A (281 con lo spareggio raggiungendo così Stefano Angeleri) con l’Atalanta (il primo a Bergamo). Sostituito da Toloi, viene omaggiato dai tifosi bergamaschi con una standing ovation, una coreografia di cartoncini con il suo numero 6 e una sua gigantografia.
"Fare ancora un gol a Bergamo, sotto la Curva Nord. Non chiedo altro", Giampaolo #Bellini. Il capitano. @Atalanta_BC pic.twitter.com/rT2r0jwxWq
— Luca Cilli (@Luca_Cilli) May 8, 2016