Negli ultimi due anni, Giorgi Sudakov è stato premiato come giocatore ucraino della stagione. Ha segnato 10 gol in 19 presenze nell’attuale campionato e ha vestito pure la fascia di capitano dello Shakhtar, realizzando un sogno che aveva fin da bambino. Adesso, a 22 anni, dopo essere stato il miglior marcatore dell’Europeo u-21 del 2023, è una delle certezze della Nazionale ucraina e ha segnato in Europa contro il Barcellona. Ma non si accontenta: «Sono soddisfatto della mia stagione, ma posso fare ancora meglio. Sono felice di aiutare lo Shakhtar. Non devo solo segnare, ma aiutare la squadra in tutto e per tutto. Sono molto concentrato sulla mia crescita. Attualmente siamo terzi, ma non ci può bastare», ha dichiarato in esclusiva a Cronache.
Ha trattato con Napoli e Juventus, ma anche in Inghilterra
Sudakov ha già più di 120 presenze tra i professionisti e fin da quando aveva 18 anni è protagonista. Ha bruciato le tappe. Il suo nome è tra i più ambiti, vista anche la carta d’identità. E ci svela di essere stato molto vicino all’Italia: «Ho parlato con Napoli e Juventus, ho avuto contatti con alcune squadre di Serie A. Lo Shakhtar ha deciso che dovevo rimanere perché sentivano che avevo ancora bisogno di migliorare alcuni aspetti del mio gioco per essere completamente pronto», racconta.
Sull’interesse dei partenopei si è espresso anche Sergei Palkin, CEO dello Shakhtar, al TFT Summit: «Un anno fa il Napoli ci ha offerto 40 milioni, ma pensiamo che valga di più». Sudakov ci ha detto che questo interesse «è un grande onore, perché il campionato italiano è uno dei migliori al mondo. Tuttavia, al momento sono concentrato sul presente e sulla mia crescita. Tutte le decisioni sul mio futuro saranno prese a tempo debito, insieme allo Shakhtar e ai miei agenti. Questa è la priorità: lavorare, progredite e aiutare la mia squadra». Non è finita, perché anche dalla Premier League sono arrivate chiamate: Manchester City, Chelsea, Arsenal, Tottenham e non solo.
Ambizioni, sogni, ma anche guerra
Decisivo nelle qualificazioni a EURO2024 per la sua Nazionale, ha studiato all’Istituto di Educazione Fisica ed è un grande appassionato di tennis. «Spero che in futuro potrò giocare in uno dei top-5 campionati europei – ci confida – e mettermi alla prova. Ma già adesso allo Shakhtar abbiamo avuto delle grandi sfide. A gennaio anche il Porto si è fatto avanti, ma nessuna proposta ufficiale», ma guarda avanti e continua a crescere.
Anche perché, dall’altro lato della medaglia, la vita lo sta mettendo davanti alla sfida più dura: la guerra nel suo Paese. Proprio su questo, abbiamo scritto insieme a lui una lettera per raccontare come vivono i calciatori ucraini al giorno d’oggi e di come, tra mille difficoltà, prosegua il campionato. La trovate qui.