Gli allenatori di Premier League si schierano… contro i colpi di testa. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, David Moyes, Mikel Arteta, Carlo Ancelotti e Brendan Rogers si sono espressi in difesa dei calciatori, evidenziando i problemi neurologici a cui si va incontro dopo una carriera giocata a certi livelli. Bersaglio delle critiche sono giganti dell’industria sportiva, come Nike e Adidas, che negli anni non sono stati capaci di progettare palloni più leggeri. In Inghilterra il problema è molto sentito: infatti, diversi giocatori della selezione che prese parte e vinse il Mondiale del ’66 hanno combattuto con la demenza. Arteta propone un approccio più americano al problema: negli USA hanno già compreso quanto sia pericoloso il football, e impediscono ai ragazzini di colpire di testa.
Il problema più grande, secondo Moyes, riguarda il calcio giovanile. «Non possiamo educare i ragazzi a non dirigere la palla di testa se vogliamo essere indirizzarli nel calcio professionistico. Quindi, anche per gli under 10, 11 e 12, perché non abbiamo palloni adatti? “Perché non sono riusciti a inventare qualcosa che forse il neurologo avrebbe detto: ‘questa palla non potrebbe fare alcun danno’?».
Ralph Hasenhuttl del Southampton ha aggiunto sull’argomento: «Per i bambini, dobbiamo prestare attenzione. Puoi vedere tutti i giocatori che escono dall’accademia, hanno una mancanza di qualità nel dirigere perché non lo fanno così spesso. Quindi dobbiamo trovare una soluzione, magari con palloni non così duri o pesanti».