C’è stato un tempo in cui Messias e Gyasi si inseguivano dando spettacolo sulla fascia sinistra di un campetto spelacchiato a Torino, quartiere Mirafiori. Lo scenario era il Mondiale delle Comunità e loro erano solamente Junior e Ima. Il primo portava i frigoriferi, il secondo giocava nella giovanili del Toro. È il 2015 e la partita è Brasile-Ghana, con Messias che incanta e la decide. Un paio di guizzi e due gol da capogiro. «Ma questo chi è?», si chiedono dagli spalti. Sette anni dopo si ritroveranno in Serie A. Milan-Spezia, vittoria degli ospiti, guarda caso con gol di Gyasi allo scadere. Chissà se, nel post partita, si saranno ricordati di quelle sfide a Mirafiori.
Messias e Gyasi al Balon Mundial
Il torneo si chiama Balon Mundial ed è il mondiale delle comunità. Partecipano nazionali che vengono da tutto il mondo, rappresentate da ragazzi migranti che vivono a Torino. Lo slogan è «Impossible is Nothing». E i giocatori che partecipano lo mettono in campo al meglio. Dando un calcio alle differenze di ogni tipo.
Poi ci sono le storie, quelle di vita che ti aprono gli occhi e ti fanno riflettere. Le leggi negli sguardi di chi le racconta. Fa un gran caldo mentre parliamo, ma non importa a nessuno. Loro continuano a giocare, il viaggio fatto gli ha insegnato a non mollare mai e a non fermarsi. Figuriamoci se può spaventarli il sole. Parlano a testa alta del loro passato e della strada percorsa per arrivare fin qui, dribblando problemi e difficoltà. Oggi sorridono e ne hanno tutte le ragioni del mondo.
Messias a Balon Mundial ha lasciato il segno. Un anno giocò con il Perù perché voleva aiutare i suoi amici a vincere. La moglie gioca – e segna a grappoli – con la nazionale peruviana femminile. Junior è amico di tutti, è spesso passato a salutare anche dopo che esploso. Miglior giocatore nel 2010, capocannoniere nel 2015, quando ha guidato il Brasile alla vittoria finale. Lo scorso anno, invece, è diventato campione d’Italia con il Milan rendendo orgogliosi tutti.
Messias e Gyasi, storie di chi ce l’ha fatta grazie al calcio
Il torneo è un libro aperto che racconta storie. Ogni capitolo ne ha una diversa, tutta sua. Spesso fatta di sofferenza, lotta e poi vittoria. Con un grazie speciale all’Integrazione. Sono tanti i ragazzi che oggi lavorano in Italia, qualcuno – come Messias o Gyasi – ce l’ha fatta con il calcio, gli altri hanno trovato tutti un’occupazione. Sono felici, ma non dimenticano da dove sono partiti. Il sorriso sui loro volti parte dagli occhi.
A Balon Mundial sono tutti uguali, attori protagonisti di un torneo che ti apre gli occhi e la mente. E chissà che, Junior e Ima, non si possano ricordare di quegli uno contro uno, quando potevano solo un futuro che poi li ha portati oltre l’inimmaginabile. Anche se qui a Balon Mundial nessuno aveva dubbi.