Un vecchio proverbio dice: «chi dorme non piglia pesci». Vero, ma forse dormire e riposarsi correttamente fa segnare tanti gol, almeno secondo Erling Haaland. Qualche settimana fa, all’interno del podcast Impulsive di Paul Logan, l’attaccante del Manchester City ha rivelato come per lui dormire sia «una delle cose più importanti al mondo».
Per riposarsi al meglio il norvegese usa diversi ‘aiuti’, tra cui un paio di occhiali – color arancio anti luce blu – che indossa almeno 2 ore prima di andare a letto. Lo scopo? Abbassare gli ormoni dello stress e migliorare la qualità del sonno.
Haaland ha anche affermato di «tapparsi la bocca prima di dormire». La tendenza, già sperimentata sui campi da tennis dalla polacca Iga Swiatek, è stata chiamata taping orale e consiste nel sigillare completamente la bocca con un cerotto. La respirazione nasale aumenta la saturazione dell’ossigeno nel sangue e garantisce una migliore qualità del sonno.
Quando non gioca, l’attaccante di Guardiola va a dormire tra le 22 e le 22:30 e spegne sempre tutti i dispositivi elettronici, compreso il cellulare. Buio totale dunque, senza la possibilità di essere disturbato dagli schermi luminosi dei dispositivi elettronici che si illuminano ad intermittenza.
Haaland utilizza anche un Oura Ring: misura la qualità del sonno, le tendenze della temperatura, lo stress e la frequenza cardiaca. Da evidenziare anche la musica per la sua sveglia mattutina: l’inno della Champions League. A giudicare dall’ultima stagione e – più in generale – dal feeling con la coppa dalle grandi orecchie (35 gol in 30 partite), mai scelta fu più azzeccata.