Handanovic raggiunge Pagliuca e salva l’Inter: con l’Atalanta finisce 1-1

by Redazione Cronache

Il secondo dei tre big match di quest’ultimo capitolo del girone d’andata. La miglior difesa contro il miglior attacco. Nerazzurri contro nerazzurri. Inter contro Atalanta.

San Siro straripa di anime e le luci fanno il resto: l’atmosfera è quella delle grandi notti di Serie A. Conte, in tuta e piumino, schiera Sensi titolare dopo il lungo stop per infortunio e Gasperini risponde alla stessa maniera con Zapata.

Travolgente

Ventotto secondi. Sono quelli che bastano a Lukaku per reinventarsi giocatore di futsal, destreggiarsi in mezzo a quattro avversari, e concludere con la punta del piede sul primo palo, colpito in pieno, alla sinistra di Gollini, che si tuffa ma può soltanto guardare. Peccato, però, che il gioco fosse fermo.

Minuto 4′. L’Inter è la squadra che ha segnato più gol nei primi tempi in questa Serie A: sono ben 22. Lautaro è quello che ne ha realizzati di più nella prima mezz’ora di gara: 6 sui 9 centri di questo campionato. Cosa succede? Facile. Splendida azione per vie centrali, Sensi verticalizza per Lautaro, triangolo “volante” con Lukaku, che all’occorrenza cambia sport e si trasforma in pivot, o se preferite in centro-boa, il Toro riceve palla dentro l’area e fulmina Gollini sotto le gambe con un destro potente e preciso.

L’Atalanta non se lo aspettava, molto probabilmente, e prova a reagire col mancino di Pasalic che però è fuori misura.

A fine primo tempo, un primo tempo maschio, nervoso e poco spettacolare, la Dea recrimina per un episodio sicuramente da Var, dove Lautaro “sgambetta” con il braccio Toloi che era ormai prossimo a ribadire in rete la respinta di Handanovic. Ai posteri l’ardua sentenza, anche se Irrati, in postazione, ha già deciso.

Esterno o goleador? Entrambi.

Se nel primo tempo, per l’Inter, il foglio illustrativo degli effetti collaterali lo aveva letto Lukaku, nella ripresa, per l’Atalanta, ci pensa Malinovksyi. Minuto 54′. Gomez fa quello che Gomez sa e deve fare e se ne va palla al piede sulla sinistra, piccolo slalom nei pressi del vertice sinistro dell’area di rigore interista e poi scarico per il classe ’93 ucraino che è freddo come il clima del suo paese natale e scarica una bordata con il mancino sul primo palo, anche in questo caso colpito in pieno.

L’Atalanta è la squadra che ha segnato più gol nei secondi tempi in questa Serie A: sono ben 27. Gosens ne ha segnati già cinque in questo campionato. Cosa succede? Facile. Ilicic e Hateboer rallentano il ritmo della manovra bergamasca sul lato destro dell’area interista, poi lo sloveno si accentra e calcia, il pallone è deviato e finisce al centro dell’area dove Malinovskyi lo colpisce di testa come può e lo impenna: Candreva sottovaluta Gosens che, con un guizzo da centravanti puro, calcia al volo col mancino e pietrifica Handanovic.

Nel frattempo è entrato Muriel e all’87’ ha l’occasione per completare la rimonta perché l’inesperienza di Bastoni gli ha fatto commettere fallo su Malinovskyi all’interno della propria area e Rocchi ha indiscato il dischetto fischiando senza pensarci su un momento di troppo. Ma, dagli undici metri, il colombiano ex Sampdoria si fa ipnotizzare da Handanovic: 24 rigori parati in Serie A, raggiunto Pagliuca al primo posto di questa speciale classifica.

Negli ultimi minuti, soltanto tentativi disperati da entrambe le parti che non cambiano il risultato.