Il centrocampista dell’Hellas, Miguel Veloso, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Veloso racconta della stagione gialloblu, parlando anche del trascorso in nazionale.
SULL’ETÀ – «L’età non conta, dipendiamo solo da noi stessi. L’età non determina un inizio o una fine. Sportivi come Cristiano Ronaldo o LeBron James ne sono la dimostrazione».
SULLO STOP – «Prima di fermarsi, io sono anche stato fuori per squalifica. Sembra un’eternità. Si perde un po’ anche di sensibilità con il pallone. Ma se e quando riprenderemo sarà come ritrovare l’equilibrio. In fin dei conti non si smette mai di saper andare in bicicletta. Serviranno un paio di settimane per iniziare a riprendere il ritmo».
SUL VERONA – «Sono orgoglioso di far parte di questo gruppo, nemmeno io pensavo che da neopromossa e con tanti giocatori nuovi questa squadra potesse viaggiare così. Invece abbiamo capito il messaggio di Juric, lui è stato bravo a trasmetterlo, e così abbiamo costruito mesi di ottimi risultati. A chi piace il calcio sa che abbiamo fatto un bel campionato fino a marzo e nessuno deve scordarselo».
CAMPIONI IN NAZIONALE – «Ho giocato con molti, veramente forti. Penso a Nani, Ronaldo, Pepe. Mi sarebbe piaciuto però giocare anche con Figo e Rui Costa, due persone di uno spessore umano incredibile prima che due grandi giocatori. Rui Costa è stato un maestro di calcio. Pur di giocare con lui mi sarei sacrificato in difesa: avrei corso, recuperato i palloni e glieli avrei consegnati».