Il giorno in cui Gonzalo Higuain rischiò di non andare al Napoli

by Redazione Cronache

L’acquisto di Gonzalo Higuain da parte del Napoli è stato una specie di spartiacque nella storia partenopea. Dopo anni di Serie B e lotte a metà classifica, il Napoli si aggiunge alle potenze europee e inizia a lottare per lo scudetto, in maniera concreta. Nell’estate del 2013, gli acquisti di Reina, Callejon, Albiol e Mertens stavano per dare forma alla rosa del Napoli, alla quale mancava solo la ciliegina sulla torta. Il Napoli, dopo l’addio di Cavani, era alla ricerca di una punta con un profilo internazionale, che potesse impressionare tifosi ed avversari. Ad inizio mercato De Laurentiis si cautelò con l’acquisto di Zapata dall’Estudiantes, al tempo ancora 22enne, che non poteva essere la punta titolare.

 Leandro Damião era la prima scelta

De Laurentiis è sempre stato affascinato dai giocatori giovani e di prospettiva, tanto che, come dimostrato anche negli ultimi tempi, gli acquisti sono sempre stati in linea con tale etica. Nel 2013, con l’allora tecnico Benitez, infatti, la campagna acquisti del Napoli stava per prendere un’altra strada. I partenopei avevano puntato tutto sull’acquisto di Leandro Damião, richiesto dallo stesso tecnico spagnolo. Fino ad inizio agosto, fu Damião il grande obiettivo azzurro. L’attaccante brasiliano, a quei tempi titolare dell’Internacional de Porto Alegre, trovò addirittura l’accordo con i partenopei per l’ingaggio. Il Napoli arrivò ad offrire 20 milioni più bonus, contro i 30 richiesti dal club biancorosso. La trattativa si concluse a 25 milioni, con il giocatore già pronto a partire per Napoli, ma la trattativa sfumò all’ultimo per la questione dei diritti d’immagine, che è spesso costata cara a De Laurentiis e società.

Tutto su Higuain

La trattativa sfumata, con sole poche settimane di mercato avanti, convinse il presidente e la dirigenza a forzare la mano per convincere Higuain, in uscita dal Real Madrid. L’affare si chiuse pochi giorni dopo per 37 milioni dal Real Madrid, e il Pipita diventa l’acquisto più oneroso della storia del Napoli da quando c’è De Laurentiis in presidenza.

«Il 90% dei giocatori non sarebbe andato al Napoli dal Real Madrid. Io però volevo dimostrare a tutti che la decisione presa non era sbagliata. Era una scommessa molto grande, volevo crescere e reinventarmi come giocatore e persona. Ero convinto». Così, pochi giorni fa, lo stesso Pipita raccontò la gioia per aver scelto Napoli.

Inutile dire che, anche vista la carriera in totale declino di Damião, Higuain fu una manna dal cielo per il Napoli. Il record di gol rimarrà un pilastro dell’avventura del numero 9 in campania, così come i 90 milioni incassati dopo la cessione alla Juventus.

E Damião dov’è finito?

Svenduto al Santos per 13 milioni di euro lo stesso anno, dopo una stagione finisce al Cruzeiro, club nel quale viene messo fuori rosa e poi nella lista svincolati. L’unica parentesi europea è quella al Betis Siviglia, club con il quale totalizza 3 presenze, senza mai incidere. All’età di 28 anni, nel 2017, torna in patria, al Flamengo, dove finisce, però, ad essere una seconda linea, a colpa del modulo e del tipo di fisico molto simile a quello di Paolo Guerreiro, titolare di quella squadra. Dopo un altro anno all’Internacional, con il quale firma 17 gol, decide di intraprendere un’altra avventura, in giappone, con il Kawasaki Frontale, club con il quale milita ancora oggi.