di Giulio Converti
«La nostra professione è crudele perché possiamo prendere 199 decisioni giuste ma il primo sbaglio può essere fatale» – Viktor Kassai (fonte Corriere dello Sport)
Arbitrare non è mai stato e non sarà mai un mestiere facile. A prescindere dalla bravura e dalla lucidità nel dirigere una gara, ci sarà sempre una parte dello stadio non contenta della decisione. Proprio per questo, sicurezza e self-confidence sono gli ingredienti alla base di un buon arbitraggio. Ogni direttore di gara, poi, decide lo stile che vuole adottare: c’è chi sul campo è tollerante e chi usa il pugno di ferro per evitare di perdere il controllo del match. Oggi, utilizzando come criterio la somma tra media di cartellini gialli e media di cartellini rossi estratti a partita, conosceremo i 10 arbitri più severi di questa Serie A. È bene specificare che terremo conto solo dei direttori di gara che hanno arbitrato almeno 10 gare questa stagione. Scopriamoli insieme.
10 – Rosario Abisso
Il primo arbitro dal pugno di ferro a comparire nella nostra graduatoria è Rosario Abisso. L’arbitro palermitano esordisce in Serie A il 6 gennaio 2015 nella sfida Chievo-Torino. In questa stagione, Abisso ha arbitrato ben 12 partite, estraendo la bellezza di 49 cartellini gialli e 3 cartellini rossi. Le 4.08 ammonizioni medie a gara, sommate alle 0.25 espulsioni a gara, ci forniscono una media totale di 4.33 cartellini estratti a match. Non solo, Abisso è anche l’arbitro con la media di rigori fischiati a partita più alta tra gli arbitri che hanno diretto almeno 10 gare (0.58 rigori a partita).
9 – Massimiliano Irrati
Proveniente dalla sezione arbitri di Pistoia, Massimiliano Irrati è uno dei veterani del nostro campionato. L’esordio in Serie A risale al lontano 18 marzo 2012, in occasione del match tra Bologna e Chievo al Dall’Ara. In questa stagione l’arbitro toscano ha diretto 11 partite, estraendo 50 cartellini gialli e nessun cartellino rosso. Irrati conta, dunque, una media di 4.55 cartellini estratti a gara. A differenza del collega Abisso, tuttavia, il direttore di gara toscano fischia molti meno rigori, contando una media di 0.09 penalties per partita.
8 – Davide Massa
Davide Massa, della sezione arbitri di Imperia, esordisce in Serie A più di 10 anni fa, nello specifico il 23 gennaio 2011 (Fiorentina-Lecce). Per la sezione AIA di Imperia si tratta del primo arbitro ad esordire nella massima serie italiana. In questa stagione Massa ha arbitrato 14 partite, utilizzando il cartellino giallo per 61 volte e il cartellino rosso solamente 3. L’arbitro ligure presenta quindi una media di 4.57 cartellini estratti a gara, superiore di pochissimo a quella del collega al nono posto. Massa è anche il settimo arbitro italiano per media falli fischiati a partita (27.71).
7 – Piero Giacomelli
Proveniente dalla sezione AIA di Trieste, Piero Giacomelli esordisce in Serie A il 3 aprile 2011 per arbitrare Genoa-Cagliari. L’arbitro friulano questa stagione ha diretto 15 partite, secondo solo a Doveri e Di Bello, estraendo 71 cartellini gialli e nessun cartellino rosso. La media di cartellini estratti a gara è pari a 4.73. Ci sono altri dati che rendono conto dell’intransigenza di Giacomelli. Quest’ultimo, infatti, è l’arbitro con la media di falli fischiati a partita più alta d’Italia (30.00). Non solo, perché tra i direttori di gara che hanno arbitrato minimo 10 gare in questa stagione lui è quello che mediamente concede più rigori (0.67 penalties a gara).
6 – Paolo Valeri
Paolo Valeri, sezione AIA di Roma, è certamente un altro veterano tra gli arbitri del nostro campionato. Infatti, l’arbitro romano esordisce in Serie A ben 13 anni fa, il 23 dicembre 2007, in occasione di Udinese-Empoli. Il direttore di gara classe ‘78 ha arbitrato questa stagione 11 partite, esibendo 50 cartellini gialli e 3 cartellini rossi. Sommando i due valori e dividendo per le partite disputate otteniamo una media di 4.82 cartellini estratti a partita. Valeri è inoltre il sesto arbitro italiano per ammonizioni medie a partita (4.55 cartellini gialli a match).
5 – Michael Fabbri
Michael Fabbri è un arbitro della sezione AIA di Ravenna, che ha esordito in Serie A l’8 maggio 2013. In questa stagione Fabbri ha diretto 13 partite, utilizzando il cartellino giallo per 60 volte e il cartellino rosso in 3 occasioni. L’arbitro romagnolo conta dunque una media di 4.85 cartellini estratti a gara, che fa di lui il quinto arbitro più severo del nostro campionato secondo questi parametri. Statistica interessante: tra i direttori di gara che hanno disputato almeno 10 match in questa stagione, Fabbri è quello che presenta la media di falli fischiati a partita inferiore d’Italia (23.62).
4 – Marco Di Bello
Proveniente dalla sezione AIA di Brindisi, Marco di Bello si piazza al quarto posto della nostra graduatoria. L’arbitro pugliese esordisce il lontano 12 aprile 2012 nella gara tra Bologna e Cagliari al Dall’Ara. Nella stagione di Serie A 2020/21 Di Bello ha arbitrato 16 partite, estraendo il cartellino giallo per 77 volte e il cartellino rosso per 3 volte. Il direttore di gara classe ‘81 presenta quindi una media di 5.00 cartellini a partita, sfiorando il podio della nostra classifica. Non solo, Di Bello è anche il secondo arbitro italiano per media rigori fischiati a partita (0.50), secondo solo ad Abisso.
3 – Daniele Orsato
Eccoci giunti nel podio della graduatoria, che comincia dall’arbitro vicentino Daniele Orsato. La sua fama lo precede: non è solo uno degli arbitri più esperti d’Italia, ma è stato anche nominato dall’IFFHS come miglior arbitro del mondo nel 2020. Proveniente dalla sezione AIA di Schio, Orsato esordisce in Serie A il 17 dicembre 2006 in occasione di Siena-Atalanta. Quest’anno l’arbitro veneto ha diretto 14 gare, utilizzando 69 cartellini gialli e 2 cartellini rossi. Con una media di 5.07 cartellini estratti a partita, Orsato si aggiudica la medaglia di bronzo. Il direttore di gara classe ‘75 è rinomato per il suo pugno di ferro, tanto da essere il secondo arbitro italiano per media di cartellini gialli a partita (4.93) tra quelli che hanno disputato almeno 10 gare questa stagione. Tuttavia, per quanto riguarda i rigori, Orsato è l’unico arbitro a non aver ancora assegnato un penalty nella Serie A 2020/21.
2 – Federico La Penna
L’arbitro classe ‘83 Federico La Penna proviene dalla sezione AIA di Roma, ed arbitra per la prima volta in Serie A il 19 maggio 2013 (Atalanta-Chievo). Questa stagione il direttore di gara romano ha arbitrato 10 partite, guadagnandosi il titolo di secondo arbitro più severo in questa stagione di Serie A. La Penna, infatti, ha estratto il cartellino giallo per ben 48 volte, e il cartellino rosso in 4 occasioni. Si conta, dunque, una media di 5.20 cartellini estratti a match, che gli garantisce la medaglia d’argento. Il classe ‘83, inoltre, è il primo arbitro italiano per media di cartellini rossi a partita (0.40), un dato che sottolinea l’intransigenza di questo direttore di gara.
1 – Fabio Maresca
A vincere il titolo di arbitro più severo della Serie A 2020/21 è Fabio Maresca, direttore di gara classe ‘81 proveniente dalla sezione AIA di Napoli. Questi esordisce in Serie A il 18 maggio 2014, dirigendo Lazio-Bologna all’Olimpico. Questa stagione Maresca ha arbitrato 13 partite, esibendo 80 cartellini gialli e 4 cartellini rossi. Con una media di 6.46 cartellini estratti a partita, Maresca si laurea di gran lunga l’arbitro più severo della Serie A. Non solo, il direttore di gara classe ‘81 è anche quello con la media più alta di ammozioni esibite a partita (6.15). Infine, Maresca è il terzo arbitro per media cartellini rossi a partita (0.31).