2001 – Michael Owen
L’attaccante inglese, a soli ventidue anni, si porta a casa l’ambito riconoscimento. L’annata con il Liverpool è trionfale: vincono FA Cup, Coppa di Lega e Coppa Uefa e Owen è il miglior realizzatore stagionale dei Reds.
Però le polemiche non mancano.
Sul secondo gradino del podio, infatti, c’è Raul. Lo storico numero sette del Real Madrid si laurea Pichichi de LaLiga (24 gol), vinta dai Blancos, e capocannoniere della Champions League (7 gol). Ma arriva comunque a -24 punti da Owen.
Gli altri big che chiudono dietro nella corsa al premio sono Oliver Kahn (114 punti), terzo in graduatoria, David Beckham (101), Francesco Totti (57) e poi a seguire Figo, Rivaldo, Shevchenko e Henry.
2003 – Pavel Nedved
Anche due anni più tardi il Pallone d’oro viene assegnato senza troppi dubbi per quel che riguarda il punteggio delle votazioni, ma le discussioni restano.
Pavel Nedved infatti conquista il trofeo con 190 voti, ovvero 62 in più di Thierry Henry che arriva secondo a quota 128. Il numero quattordici dell’Arsenal vince la Coppa d’Inghilterra e la Confederations Cup con la Francia, ma non basta.
Non basta neanche la quarta Champions League sollevata a Paolo Maldini, proprio contro la Juventus di Nedved a Manchester, anche se l’esterno ceco non gioca la finale per squalifica. Il capitano del Milan si posiziona terzo con 123 punti.
2010 – Lionel Messi
Nell’anno del Mondiale dominato dalla Spagna, in finale con l’Olanda, e dal Triplete dell’Inter, il Pallone d’oro finisce, clamorosamente, tra le mani di Lionel Messi. La Pulce trionfa con il 22.56% dei voti, precedendo Andrés Iniesta, match winner a Johannesburg, e Xavi. Podio tutto ad appannaggio del Barcellona quindi, anche se l’annata di Leo non è di certo la più indimenticabile, anzi… Con l’Argentina esce ai quarti di finale contro la Germania (4-0), mentre in Champions League viene eliminato dagli uomini di Mourinho in semifinale.
Per molti, quel Pallone d’oro sarebbe dovuto spettare a Wesley Sneijder, trascinatore dei nerazzurri in Champions e degli orange in Sud Africa. Per altri, invece, il Mago Iniesta rimane il ‘vincitore morale’ del premio.
Memorabile anche l’esclusione di Diego Milito dai primi trenta classificati in quell’edizione, nonostante segni in ciascuno dei match decisivi per la conquista dello Scudetto, della Coppa Italia e della Champions League con l’Inter.
2014 – Cristiano Ronaldo
Sempre nell’anno del Mondiale, questa volta quello disputato in Brasile, le polemiche in seguito all’assegnazione del Pallone d’oro si susseguono per giorni.
Vince Cristiano Ronaldo con il 37.66% delle preferenze. Al secondo posto c’è Lionel Messi (15.76%), mentre la medaglia di bronzo va a Manuel Neuer (15.72%).
CR7 è l’assoluto dominatore della Champions League: la vince nella finale di Lisbona battendo l’Atletico Madrid di Simeone ai supplementari. Con 17 gol si laurea capocanonniere della manifestazione fissando il nuovo record di reti realizzate in una singola edizione. Alla fine, la vittoria della Décima risulterà decisiva nella corsa alla vittoria del Pallone d’oro. Sì perché ne LaLiga trionfano proprio i Colchoneros all’ultima giornata (il Real chiude terzo), e, al Mondiale, il Portogallo esce malamente ai gironi. Ronaldo sarà anche miglior marcatore del campionato spagnolo con 31 gol.
Il vero sconfitto dell’edizione è Manuel Neuer. Una stagione strepitosa per un portiere, giocata su livelli altissimi. Nel 2013-2014 subisce appena 34 gol in 51 presenze con il Bayern Monaco, vincendo anche la Bundesliga e la Coppa di Germania. Ma l’apice lo tocca con la nazionale al Mondiale: 4 gol subiti in 7 partite e vittoria in finale contro l’Argentina di Lionel Messi, oltre al Golden glove come miglior portiere dell’edizione. Un titolo che alla Germania mancava dal lontano 1990. Purtroppo per lui, tutto questo non basta.
2018 – Luka Modric
Il centrocampista croato del Real Madrid spezza l’egemonia targata Messi-CR7 e diventa il primo giocatore a vincere il Pallone d’oro dopo i due alieni: l’ultimo era stato Kakà nel 2007.
Modric domina la classifica con 753 punti. Cristiano Ronaldo secondo a quota 476 e Messi terzo a 414.
Per molti, soprattutto per le sorelle del fuoriclasse portoghese, quell’edizione è falsata: la tesi sostiene l’influenza di Florentino Perez che, per ripicca verso l’addio di CR7 al Real, avrebbe alterato l’esito delle votazioni.
Fantasie, leggende, verità… chissà. Resta il fatto che il piccolo numero dieci dei Blancos resta uno degli artefici più sottovalutati e silenziosi del dominio madrileno in Europa. In più, raggiunge una storica finale con la Croazia al Mondiale russo. Forse quel premio non è stato poi così immeritato.
2019 – Lionel Messi (+7 punti)
L’ultima edizione è altrettanto controversa e polemizzata. La Pulce vince, di nuovo a sorpresa, ma con meno vantaggio rispetto al 2010. Solo 7 punti in più di Virgil van Dijk (con 679). Il difensore olandese del Liverpool è il migliore nel proprio ruolo e meriterebbe tranquillamente il premio, così come lo meriterebbe colui che gli guarda le spalle: Alisson. Il portiere brasiliano è il più forte in circolazione. Come van Dijk, conquista la Champions League in finale con il Tottenham e si aggiudica anche la Copa America con la nazionale verdeoro. L’ex numero uno della Roma chiude addirittura al 7° posto: avrebbe meritato ampiamente di più.
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