In pochi anni da allenatore ha stravolto le gerarchie del mestiere, sovvertendo tecnici decani e facendo razzia di trofei. Zinedine Zidane e il Real Madrid sono un elemento unico, un qualcosa che ha portato in bacheca tre Champions League ma non solo.
L’allenatore francese è abile anche nel cullare i giovani talenti che arrivano in Prima Squadra, come raccontato dagli stessi. Inizia a parlarne Federico Valverde, centrocampista classe ’98 rimasto a Madrid dopo il prestito al Deportivo nella stagione 2017/2018: «Ti parla come un amico e ogni sua parola devi tenerla bene a mente. Quando sono rientrato al Real, mi ha detto: ‘Non sei sotto processo’. La migliore formula per scrollare il peso dalle spalle dell’uruguaiano.
Come ha spiegato lo stesso Zinedine, ai giovani «non puoi parlar solo con emozione e affetto, per dargli il 100% devi saper chiedere e anche gestire un po’. Dare bastone e carota». Come con Vinicius Jr.: «Mi dice di lavorare molto perché sono giovane. E di non dare ascolto agli estranei: meglio ascoltare le persone della famiglia e del club. E mi assicura insieme a lui e ai compagni migliorerò».
Anche Rodrygo ha trovato una certezza nell’allenatore: «Con Zidane sono molto a mio agio . È un tipo molto gentile che mi parla sempre e mi dà consigli. Mi chiama nel suo ufficio e mi mostra cosa ho sbagliato. Mi consiglia di fare quello che ha fatto lui quando giocava e mi ha aiutato molto».