In attesa di trovare una nuova squadra, Zlatan Ibrahimović ha rilasciato un’intervista a GQ piena di aneddoti.
MATERAZZI – «Ero alla Juve e giocavo contro l’Inter. Materazzi mi fa male con un’entrata assassina. Dopo il fallo vado fuori un attimo per curarmi e Capello mi dice: “Ti cambio”. “No, io entro”, rispondo. Volevo tornare in campo solo per ripagare Matrix, perché se uno mi fa una cosa così non mi passa più dalla mente. Ma dopo due minuti ho troppo dolore, non riesco a giocare. Poi vado all’Inter, al Barcellona, al Milan… Nella prima partita, il derby 2010-11, sono tutti contro di me. Ok, questo mi carica. Però se non hai il controllo non va bene, perché perdi la testa e fai qualcosa di stupido. Arrivo al rigore, e chi mi ha fatto fallo? Materazzi. Doppio rigore, 1-0 Milan. Nel secondo tempo Matrix mi carica e gli faccio una mossa di Taekwondo. L’ho mandato in ospedale. Stankovic mi dice: “Perché lo hai fatto, Ibra?” E io gli rispondo: “Ho aspettato questo momento per quattro anni. Ecco perché”. E me ne sono andato».
IDENTIKIT – «Come calciatore era cattivo. Ci sta esserlo, ma ci sono due modi per giocare da cattivo, tra cui uno è per farti male. Anche Maldini, per dire, giocava da cattivo, ma con un altro obiettivo».