39 anni e non sentirli. Zlatan Ibrahimovic è il simbolo del Milan nonché uno dei più forti giocatori della Serie A e anche al San Paolo ha mostrato il perché. La sua doppietta infatti, ha steso il Napoli e permesso al Diavolo di tornare in vetta alla classifica. Due gol pesantissimi, da grande campione, più un altro gol annullato per fuorigioco, sfoderando tutto il repertorio: colpo di testa in anticipo su Koulibaly (non proprio l’ultimo arrivato) e deviazione volante per il raddoppio.
I numeri
Un bottino che lo ha riportato in cima alla classifica marcatori, mettendosi dietro Cristiano Ronaldo: 10 gol in 6 partite, niente male per un ragazzino nato nel 1981. A quell’età nessuno ci era mai riuscito: Silvio Pioli fece lo stesso, ma a 29 anni.
La doppietta di Ibra è importante anche dal punto di vista storico/statistico. 10 gol in 8 giornate di campionato al Milan li aveva segnati soltanto un’altra leggenda svedese: Gunnar Nordahl nella stagione 1950-51. Meglio di loro soltanto uno: Marco Van Basten. Il Cigno di Utrecht collezionò addirittura 12 reti nel 1992 e resta, al momento, inarrivabile per chiunque.
In ansia
Il Milan però, trema per le condizioni dello svedese, uscito a pochi minuti dalla fine per un problema muscolare. Mano sul flessore sinistro e smorfia di dolore, subito dopo un cross dalla sinistra: poi il ghiaccio e l’uscita zoppicando. Come si legge su Tuttosport, le sensazioni non sono positive e Ibrahimovic salterà sicuramente i prossimi due impegni contro Lille e Fiorentina.