di Andrea Sperti
8 maggio 2011. Una domenica bollente in due piazze calde, anche se geograficamente lontane. Lecce e Sampdoria, infatti, si contendono la salvezza e quel giorno affrontano rispettivamente Napoli e Genoa.
Lecce-Napoli: la sfida decisa da Chevanton
Al Via Del Mare gli uomini di De Canio sfidano gli azzurri di Mazzarri. La formazione partenopea non ha particolari obblighi di classifica, ma gioca la sua onesta partita per provare a migliorare il proprio piazzamento. I salentini passano in vantaggio grazie ad un rigore di Corvia, vengono raggiunti dalla rete di Mascara, ma alla fine riescono a spuntarla con un super gol di Chevanton. L’uruguaiano calcia dal limite dell’area di rigore, dopo essere stato servito da un tacco di Di Michele, e colpisce la traversa. Per un attimo Valeri, arbitro dell’incontro, decide di non assegnare il gol. Il guardalinee, però, si assume la responsabilità e convalida la rete, confermando che il pallone, dopo aver toccato il legno, ha superato la linea di porta.
Genoa-Sampdoria: il gol di Boselli
Il Lecce vince il suo match ed a Genova, i tifosi del Grifone, iniziano ad intonare un coro che rimarrà nella storia di una delle stracittadine più importanti d’Italia: “Din Don, Din Don, intervengo qui da Lecce ha segnato Chevanton”. Il livello di tensione è alle stelle. Il derby di Genova, come al solito, regala emozioni e cartellini. La formazione di casa passa in vantaggio con un gol di Floro Flores. Nel secondo tempo, al contrario, la Samp spinge e trova il pareggio con Pozzi, che prova a dare coraggio ad i suoi ed incita il pubblico amico. Dopo una seconda frazione giocata con i nervi più che con la testa arriva puntuale, però, la doccia gelata per i tifosi blucerchiati.
È il minuto 92, le squadre sono lunghe e stanche, ma Milanetto ha ancora la forza per servire Boselli, attaccante entrato da qualche minuto in campo. L’argentino si gira, elude la marcatura del difensore, guarda la porta e trova l’angolino, facendo esplodere la Gradinata Nord e mandando, di fatto, la Sampdoria in cadetteria.
A quel punto i supporter rossoblu iniziano ad intonare un altro coro, ancora una volta di scherno contro i rivali di sempre. “Boselli non lo sapeva..” riecheggia forte tra la mura di Marassi, mentre i giocatori della Sampdoria escono tra le lacrime dal terreno di gioco. La curva genoana, infatti, è convinta di ciò che urla forte: i propri beniamini non avrebbero infierito sulla rivale di sempre, ma il centravanti appena entrato ha deciso diversamente, segnando una delle reti più importanti della storia del Genoa.
Ogni 8 maggio i tifosi del Lecce e quelli del Genoa ricordano il 2011. Il giorno dell’anno in cui due attaccanti sudamericani, nonostante giocassero a 1000 km di distanza l’uno dall’altro, spedirono insieme la Sampdoria in Serie B.