Il giorno in cui Konan decise di battere la Juventus

by Redazione Cronache

di Andrea Sperti 

È il 25 aprile del 2004. È una domenica di sole a Torino, con un clima mite, ideale per giocare a calcio. Il Lecce di Delio Rossi sta provando a conquistare una insperata salvezza, dopo un girone d’andata chiuso a soli 9 punti. Di fronte c’è la Juventus di Marcello Lippi, una formazione composta da grandi campioni, ma in quella stagione più battibile del solito.

La partita ha inizio e subito i bianconeri impongono il loro gioco, passando in vantaggio grazie alla solita rete di Trezeguet. Dopo pochi minuti il francese ha sulla testa l’occasione per il raddoppio, ma un attento Sicignano sventa la minaccia. Ecco allora che l’inerzia del match cambia o, meglio, c’è un uomo in campo che decide di cambiarla. In realtà è un ragazzo, si chiama Axel Cedrid Konan e fino a quel giorno è stato solo un giovane promettente attaccante alla ricerca della sua dimensione.

Il Lecce pareggia lo svantaggio iniziale, lo fa con un gol di Franceschini, e da lì in poi inizia lo show di Konan. L’ivoriano segna due reti, saltando come birilli i forti difensori bianconeri e trafiggendo con due tiri dalla distanza un incolpevole e frastornato Buffon.

La partita termina 3 a 4 per i salentini, ma ciò che colpisce di quella storica vittoria è, senza dubbio, la qualità e l’imprevedibilità dell’attaccante classe ’83. Quel giorno è sembrato, per certi versi, di rivedere Weah e la sua storica cavalcata contro il Verona.

Konan e la Juventus nel destino

Che nel destino di Konan ci sia sempre stata la Juventus è innegabile. Il suo esordio in Serie A è arrivato proprio in una sfida contro i bianconeri, il 17 dicembre del 2000. Axel aveva solo 16 anni, ma fisicamente e tecnicamente era già pronto ad affrontare la massima serie italiana. Oltre quella doppietta, poi, Konan ha segnato anche il suo ultimo gol nel massimo campionato proprio alla Juventus, il 3 maggio del 2009, in una sfida terminata 2 a 2, grazie alla doppietta di Nedved ed alla rete di Castillo.

La carriera del centravanti ivoriano non è mai esplosa del tutto. Lontano dal Salento non ha inciso da nessuna parte. A Torino, con i granata, è stato fermato da diversi problemi fisici, mentre con Bellinzona e Sorrento è sempre parso fuori dall’idea di gioco degli allenatori. Konan ha lasciato il calcio presto, un mondo che non faceva per lui ma che ha gli ha regalato anche qualche soddisfazione. Come quel lontano 25 aprile, quando da solo, o quasi, ha battuto la Juventus.