Il governo britannico vuole punire severamente i bagarini delle Play Station 5

by Redazione Cronache

Il lancio della PlayStation 5 e della Xbox Series X sono stati tempestivi, non solo perché erano disponibili per il mercato natalizio, ma perché tutti sono bloccati in casa con poco altro da fare nel tempo libero.

Come la console precedente, anche la PS5 ha dominato la rivale di Microsoft nelle vendite, quasi raddoppiando le sue cifre dal momento dell’uscita. Sony sta cercando di tenere il passo con il successo della sua nuova console in termini di produzione e distribuzione, ma questo non è un compito facile nei momenti migliori, tantomeno durante una pandemia globale.

Tutto ciò diventa ancora più complicato quando di mezzo ci si mette il bagarinaggio.

Il bagarinaggio esiste da tantissimo tempo, in una forma o nell’altra, ma è diventato diffuso in mercati di successo e saturi come quello delle nuove console per i videogiochi, che risultano essere difficili da trovare in commercio, attualmente.

Come riportato da Give Me Sport oggi esistono i cosiddetti Next-gen scalpers, ovvero i ‘bagarini di nuova generazione’, come Carnage, un bot centrato sul mercato britannico ed europeo. Questo compra vari articoli di gamin all’ingrosso non appena diventano disponibili online, e tutto ciò ha avuto effetti devastanti nella distribuzione dei prodotti in mercati come quello del nostro continente.

Su Twitter, Carnage si è vantato di aver acquistato non meno di 2.000 console PS5 durante il mese di gennaio, in cui la disponibilità dei pezzi era molto limitata. Queste Play Station saranno rivendute per creare un maggiore profitto, posizionandole con un prezzo di mercato decisamente più alto.

Un problema così, che non passa di sicuro inosservato, è stato preso di petto da parte del governo di Sua Maestà.
Il deputato del partito nazionale scozzese Douglas Chapman ha recentemente delineato il suo piano per presentare un disegno di legge al parlamento. Queste le sue parole a BBC Radio 4.

«Semplicemente non è nell’interesse del consumatore avere un sacco di scorte di prodotti nuovi e richiesti che invece vengono acquistati in massa. Queste operazioni non permettono al consumatore ordinario un accesso equo al mercato… È così ingiusto per gli appassionati, che vogliono soltanto giocare o fare un regalo al proprio figlio per Natale. Questa situazione peggiorerà sempre di più».

Ma ottenere l’approvazione del disegno di legge non sarà una passeggiata.

Sei membri dello Scottish National Party hanno proposto un Early Day Motion, ovvero una mozione per discutere di un argomento specifico in fase iniziale, per richiedere una legge «che proibisca la rivendita di console di gioco e componenti di computer a prezzi notevolmente superiori al prezzo di vendita consigliato dal produttore», tuttavia, soltanto 30 parlamentari hanno sostenuto la proposta.