La pirateria è ancora un problema per il calcio italiano, visto che il danno per la Lega Serie A ed i broadcaster è di circa 200 milioni di euro all’anno.
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, la Lega ha iniziato un lavoro di collaborazione con la Guardia di Finanza, alla ricerca delle offerte dei contenuti piratati, riuscendo per adesso a chiudere 130 server in Italia e 280 all’estero.
Luigi De Siervo, amministratore delegato della Serie A, ha rilasciato alcune dichiarazioni sull’argomento, riportate da Calcio & Finanza: «Se nelle altre Leghe europee il blocco del server avviene solo per la durata del match, il nostro paese è l’unico in cui è possibile attivare blocchi permanenti nei confronti dei server principali e di tutte le variazioni ad essi annesse. Abbiamo bloccato più di 2.200 tra indirizzi IP e nomi a dominio, un risultato che ci conferma in prima linea in questa battaglia. Non è più semplice pirateria ma criminalità informatica, una piaga in aumento negli ultimi anni. Il calcio in questo modo si muove a tutela di tutta l’economia italiana».
Adesso le forze dell’ordine sono al lavoro per individuare sia l’amministratore del network che l’utente finale, con una pena che va da sei mesi a tre anni di reclusione e multe da 2.582 a 25.822 euro.