Dopo la salvezza all’ultima curva, con il rigore di Colombo a Monza, il Lecce ha un obiettivo chiaro per questo campionato: salvarsi con largo anticipo. E per com’è partito, non sembra una meta irraggiungibile. Finora due vittorie, entrambe davanti al caldissimo pubblico del Via Del Mare, contro Lazio e Salernitana, e un pareggio esterno a Firenze. Rendimento da applausi.
Ha un responsabile dell’area tecnica dalla doppia data di nascita: «Sono nato il 12 dicembre, ma mi hanno registrato il 1° gennaio in modo da guadagnare un anno sul militare». Ama la natura e quando deve riflettere va in campagna. Se non avesse lavorato nel calcio, avrebbe fatto il contadino. È lui che ha scoperto Miccoli, Gilardino e Vucinic. Forse è all’ombra di uno dei suoi ulivi che Pantaleo Corvino ha partorito il mercato estivo del Lecce. Tutto finanziato dalla cessione allo Sporting di Hjulmand. Era arrivato due anni e mezzo prima per 170mila euro dall’Admira, club austriaco. È stato ceduto per 18 milioni più 3 di bonus: un capolavoro.
Il Lecce non era mai partito così bene in Serie A
Gli incassi generati dalle uscite ammontano a 25,7 milioni di euro. Alla voce acquisti, invece, il bilancio recita 21,8 milioni. Sono arrivati i soliti colpi, frutto di uno scouting di prim’ordine. Per citare due tra i migliori: Almqvist è stato pescato dal Rostov, in Russia; Krstović dal campionato slovacco. Poesia pura, ma anche sostenibilità economica.
La rosa che sta affrontando la seconda Serie A consecutiva è la più giovane del torneo (età media pari a 23 anni) e la seconda nei top 5 campionati europei, alle spalle del Tolosa (22,5). Meglio anche del Chelsea, seppur di poco, nonostante un mercato da videogiochi (23,1).
E anche il monte ingaggi ringrazia. Come affermato da Corvino nell’ultima conferenza stampa, in cui ha fatto il punto sul mercato, il Lecce ha «un monte ingaggi tra i più bassi d’Europa». In stipendi, il club sborsa solo 15 milioni di euro lordi. Solo il Frosinone fa meglio in Serie A con 6 milioni.
Con Roberto D’Aversa il club ha vissuto una metamorfosi anche tattica. Adesso, la squadra produce volumi di gioco importanti. È quarta per tiri tentati (49), seconda per dribbling riusciti (32, di cui 10 da parte di Almqvist, al pari di Leao) e ha segnato 2 gol in ognuna delle 3 partite disputate finora. Le premesse per fare una grande stagione ci sono tutte.