di Cesare Ragionieri
Come un uragano. Dal momento del suo sbarco nel pianeta Fiorentina, Rocco Commisso è stato un vortice di idee, tante già messe in pratica e altre ancora da definire. Oggi ricorre il primo anniversario della sua presidenza: un anno fa, il 6 giugno 2019, il tycoon italo-americano è arrivato per la prima volta a Firenze. Accolto da una folla incredibile all’aeroporto di Peretola e omaggiato dai tifosi presenti allo stadio Artemio Franchi, Commisso ha fatto dimenticare in fretta ai fiorentini l’epopea dei Della Valle.
Il primo impatto
Firenze è stata travolta dall’entusiasmo di Commisso, che dal canto suo non si aspettava certo un’accoglienza del genere. Le prime mosse sono state il ritorno di Daniele Pradè come uomo mercato e la conferma di Vincenzo Montella, anche se in quest’ultimo caso è legittimo dire che non è andata come sperato. Sul mercato la Fiorentina è tornata a fare la voce grossa: l’acquisto di Franck Ribery è stato un colpo incredibile, sia per il valore del giocatore che per l’importanza a livello mediatico di un acquisto del genere. Ma a gennaio l’italo-americano ha, se possibile, fatto ancora meglio: gli acquisti di Amrabat, Cutrone, Kouame e Igor sono delle garanzie per il futuro. Così come la permanenza di Federico Chiesa in riva all’Arno, nonostante un accordo praticamente già trovato dodici mesi fa con la Juventus. I tifosi della Viola possono finalmente tornare a sognare, dopo anni di totale apatia.
Le infrastrutture
In 365 giorni Rocco, come gli piace farsi chiamare, ha fatto tanto per il club, per la città e i suoi tifosi. E tanto altro vorrebbe fare, soprattutto in ottica nuovo stadio, ma è subito inciampato nella burocrazia italiana. Che sia un approfondito restyling del Franchi o la costruzione di un nuovo stadio, anche fuori dai confini di Firenze, il nativo di Marina Gioiosa Ionica vuole regalare ai fiorentini un impianto moderno e al passo con i tempi. Nel frattempo, però, Commisso ha definito l’acquisto dei terreni per la costruzione del nuovo Centro Sportivo, che sorgerà nel comune di Bagno a Ripoli. 70 milioni di euro per quello che diventerà il training center più grande di tutta Italia. 25 ettari di terreno che entro il 2021 si trasformeranno in 10 campi di calcio, a cui si aggiungeranno tutti i comfort del caso. Dalla Prima squadra fino alla Fiorentina Women’s passando per il settore giovanile, tutti riuniti nella nuova casa gigliata.
Il campo
L’unica pecca, assieme alla questione stadio, è legata ai risultati sul campo. La prima stagione non è andata come sperato, anche se Commisso a tal proposito è sempre stato chiaro: «Nello scorso campionato abbiamo rischiato di retrocedere, quindi l’obiettivo iniziale è che fare meglio rispetto allo scorso anno». Non che ci volesse molto, visto che l’ultima Viola dei Della Valle si è salvata all’ultima giornata di campionato contro il Genoa. Ma neanche tanto meglio, visto che al momento la Fiorentina occupa la tredicesima posizione in classifica a quota 30 punti. La squadra, dopo un buon inizio di stagione culminato con la vittoria di San Siro contro il Milan, è incappata in un periodo difficile, che ha portato all’esonero di Vincenzo Montella. Al suo posto è arrivato Beppe Iachini, vecchio cuore viola, che ha il compito di finire la stagione senza troppi temi. Per il futuro, poi, Commisso vuole un allenatore di livello internazionale, in grado di riportare presto la Fiorentina in Europa. Perché l’obiettivo – neanche troppo nascosto – del nativo del proprietario della Mediacom, diventata main sponsor del club gigliato, è quello di «vincere un trofeo entro quattro anni». Buon primo anniversario fiorentino, mr. Rocco!