Andrea Costa, Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, ha parlato a Radio Punto Nuovo del tema riguardante la riapertura degli stadi al pubblico.
PUBBLICO – «Questa decisione rappresenta un inizio. In base ai numeri, al piano vaccinale ed alle dosi da somministrare, per gli Europei saremo in condizione di fare una serie di valutazioni positive. Non potevamo perdere un evento così importante che deve rappresentare un messaggio di fiducia: la consapevolezza che, da parte della politica, c’è la capacità di programmare ed individuare un percorso che ci porti gradualmente alla normalità. Lo sport vuol dire tante cose: inclusione sociale, formazione di un carattere, tanti aspetti positivi e credo che questo approccio debba essere applicato per tutta una serie di attività che, nel nostro Paese, mancano da un po’. Stiamo lavorando in modo da plasmare il piano vaccinale affinché ci sia una rapida riapertura. Col Governo Draghi c’è stato un cambio di passo: prima c’erano 60.000 dosi al giorno, ad oggi siamo su 250.000 dosi giornaliere. C’è stato un ampliamento sull’approvvigionamento di vaccini, punti vaccinali e ci sono tutti i presupposti per implementare ulteriormente. Se questi sono i numeri, gli scenari futuri ci permetteranno di fare valutazioni positive».
PASSAPORTO VACCINALE – «Sono a favore. Credo che sia un tema da affrontare nel momento in cui tutti i cittadini avranno la possibilità di vaccinarsi, altrimenti possono crearsi delle discriminazioni. Da parte dell’UEFA c’è stata la richiesta di riempire per circa 25% gli stadi, varrebbe a dire 14-15.000 spettatori all’Olimpico di Roma. Mi permetto di dire che è anche l’obiettivo del Governo. Abbiamo già incaricato il CTS per stilare un protocollo e garantire questa presenza. È chiaro che, consentire lo svolgimento di quest’evento, significa non solo non perdere un evento fondamentale per il nostro Paese, ma tracciare un percorso anche per un futuro. Come ho detto, è l’inizio di un percorso che ci riporta alla normalità. Abbiamo dato disponibilità per organizzare gli Europei col pubblico, è chiaro che di lì in poi lavoreremo affinché tutti gli eventi sportivi possano avere il proprio pubblico».
INTERVENTO ASL – «L’andamento del campionato ha dimostrato che il protocollo stipulato ha tenuto. Il ritiro della Nazionale mette in evidenza che il virus c’è, circola, ma che evidentemente qualcosa non ha funzionato. Non abbiamo avuto sospensioni determinanti, pertanto guardando al complesso, mi sento di dare una valutazione positiva».