Per il quarto anno consecutivo è stato Ciro Immobile a segnare il primo gol della Lazio nel nuovo anno. Lo riporta La Gazzetta dello Sport, che sottolinea come il 2020, per Ciro, può essere un anno di fondamentale importanza. Ci sono innanzitutto i traguardi con la Lazio: la Champions da centrare dopo le delusioni passate, la classifica cannonieri da conquistare per un tris (l’ha già vinta col Toro nel 2014 e con la Lazio nel 2018) e la Scarpa d’oro, classifica che al momento comanda insieme a Lewandowski. Poi quelli con l’Italia: nel 2020 c’è un campionato Europeo da vivere da protagonista con la Nazionale.
RECORD DI HIGUAIN – La doppietta di Brescia, la sesta stagionale (nessuno nei maggiori campionati europei è stato capace di fare altrettante marcature multiple) lo ha fatto salire a quota 19 gol in 17 partite di campionato. Un bottino del genere, prosegue la rosea, ha un solo precedente nella storia della Serie A: quello di Angelillo nella stagione 1958-59. L’attaccante argentino dell’Inter chiuse con 33 gol, record per la Serie A fino ai 36 gol segnati da Higuain col Napoli quattro anni fa. Continuando a questo ritmo Ciro può far meglio dell’uno e dell’altro. Anche se a lui basterebbe vincere la classifica cannonieri.
I MITI DELLA LAZIO – Ci sono anche i numeri in maglia celeste che fanno spavento. Immobile ha una sola rete in meno di un certo Bruno Giordano, che occupa il quarto posto nella classifica all time dei marcatori laziali. Il sorpasso sul bomber trasteverino è a portata di mano. E non sono troppo lontani neppure il terzo posto di Chinaglia (122 reti) e il secondo di Signori (127). Inarrivabile c’è solo sua maestà Silvio Piola che, con 159 gol, è il laziale più prolifico di sempre