In Bulgaria ci sarà il derby più sentito di sempre

by Redazione Cronache

Al termine della stagione 2014-15 il CSKA Sofia, glorioso club del Paese dell’Est vincitore di ben 31 titoli nazionali e club più titolato della Bulgaria, viene travolto dai debiti e costretto al fallimento. Nonostante il passato glorioso, il CSKA non vince di fatto più nulla rispettivamente dal 2010. Tra i principali motivi di questa crisi i problemi economici della squadra e l’ascesa di una società arrivata nella massima serie per la prima volta nella sua storia solo nel 2011: il Ludogorets Razgrad. Questa piccola squadra alla prima stagione tra i “grandi” è stata capace di conquistare uno storico Triplete portandosi a casa il titolo di Campione di Bulgaria, la Coppa e la Supercoppa,  facendo rimpiangere al CSKA ei tempi in cui Hristo Stoichkov vestiva la maglia rossa.  E sorprendendo tutti il Ludogorets si è riconfermato anche negli anni successivi arrivando a vincere la scorsa stagione il terzo campionato consecutivo.

Ripartire dal basso

Il CSKA Sofia fu quindi, come accade dopo le bancarotte, costretto a ripartire dal basso, dalla terza divisione (una sorta di Lega Pro). La strada per la promozione, tecnicamente, va liscia e non viene ostacolata, complice la qualità di diversi giocatori rimasti dopo la retrocessione, che permettono al club di scrivere un altro record (promozione con 31 vittorie e 1 pareggio, mai nessuno nella storia bulgara). Eppure, il CSKA vuole andare in prima divisione (Serie A per intenderci) senza perdere un altro anno, ma di mezzo c’è ancora la seconda categoria da scalare. Così, i proprietari del club bulgaro, per aggirare il sistema, decide di comprare un club militante in prima divisione: il Litex Lovech, così da potersi assicurare la Serie A, grazie anche all’aiuto della Federazione, senza troppa fatica. Una decisione che ha accontentato, però, solo una parte di tifosi.

Ma non tutti sono d’accordo

Questa operazione, infatti, porta a una rottura fra i soci fondatori del CSKA. Una parte di essi non accetta l’operazione e decide di fondare una squadra che si richiama alla storia del club e si pone come obiettivo quello di essere la vera erede dei biancorossi: il CSKA 1948 Sofia. Nemmeno loro, forse, credevano di ottenere un traguardo simile solamente 4 anni dopo, ma in fondo, lo sappiamo, ci speravano. Una squadra che, partita completamente da 0, a piccoli passi, scala le categorie fino a questa stagione quando arriva finalmente in seconda divisione. Dopo qualche anno di galleggiamento, finalmente il CSKA 1948 conquista la vetta della classifica con meno di 10 giornate al termine del campionato, prima della sosta per la pandemia. E qui entra in gioco di nuovo la Federazione. Come per l’altro CSKA, la Federazione Bulgara da una spinta al 1948, interrompendo tutti i campionati, concede la promozione alla prima squadra di ogni campionato, dalla quarta divisione in poi.

Un derby inedito

CSKA 1948 Sofia e CSKA Sofia si ritrovano nella stessa lega, a pochissimi chilometri di distanza. Alcuni tifosi della “prima squadra” hanno definito l’odio per l’altra più forte di quello che li lega al Levski Sofia, una terza squadra della capitale. Un pò come se un tifoso milanista odiasse qualcosa più di uno interista, difficile da pensare. 

Dalla prossima stagione assisteremo a un derby inedito a livello professionistico, quello fra i due CSKA. Ognuno che reclama per sé la storia gloriosa del club fallito nel 2015, ne veste i colori, ha lo stemma pressoché identico e anche gli identici soprannomi.

Ora non ci resta che aspettare il calendario della prossima stagione.