Clamoroso in Germania. Il portiere del CSV Marathon II, società che milita nelle serie minori tedesche, è stato squalificato per otto anni. Il motivo? Ha picchiato l’arbitro.
La ricostruzione
Tutto è nato dal gol segnato dagli avversari dell’SV Oppum, che i padroni di casa ritenevano fosse da annullare per una posizione di fuorigioco. Da quell’episodio ne è nata una rissa, che l’arbitro ha sedato cacciando dal campo uno dei calciatori del Marathon. Tutto sarebbe probabilmente terminato lì, ma l’estremo difensore dei locali ha ben deciso di partire di corsa dalla sua area per colpire il direttore di gara alle spalle. La partita è stata immediatamente sospesa e per il portiere è scattato un ordine restrittivo, atto ad impedirgli di accedere alle strutture societarie. Il Giudice Sportivo ha poi deciso di squalificarlo per otto anni, una pena tanto pesante quanto meritata.
Le conseguenze
Dopo la squalifica, anche i dirigenti del CSV Marathon si sono esposti pubblicamente sul futuro del portiere. «Gente così nel nostro club non ha una seconda possibilità. Ora possiamo anche cacciarlo. Attaccare l’arbitro è qualcosa che non si può proprio fare. Noi facciamo un buon lavoro e cose del genere ci tolgono tuta la gioia, quando preferiremmo essere felici del nostro operato. Queste cose rovinano tutto».