Anno nuovo, vita nuova. Così, l’Inter, è ripartita a settembre. Quasi vestendosi di tinte bianconere, con gli ingaggi prima di Beppe Marotta e poi di Antonio Conte, riponendo massima fiducia in quest’ultimo e assecondandolo in ogni momento. A Milano, sponda nerazzurra, sono ripartiti decidendo di affidarsi ad una società che apparentemente, non aveva ancora dimostrato di poter far bene. Di poter far così bene, come da settembre a questa parte.
Imporsi senza paura
Dopo otto scudetti di fila, la Juventus si è vista insidiare in un momento inaspettato. Dal nulla, l’Inter, è tornato alla riscossa. È tornata gloriosa. Quella ‘pazza’, se non addirittura folle Inter, che il tecnico aveva chiesto di custodire con cura, è invece più viva che mai.
Era il 28 giugno del 2016 quando il gruppo cinese guidato da Zhang Jindong aveva acquistato il club lombardo. Da allora sì, le aspettative sono salite, ma i risultati si sono comunque alternati tra positivi e non. Fino a quando quest’anno, poco dopo la ‘faticosa’ qualificazione in Champions League, i dirigenti decidono di dare un segnale senza più nascondersi. Quasi a dire: «Adesso ci siamo, corriamo anche noi».
Inter-Juve, adesso è scontro tra big
E così, una volta annullata la concorrenza del Napoli, la Juve è tornata a lottare e dovrà difendersi da chi in passato ha fatto piangere il popolo di Torino, ma con lacrime di gioia. Romelu Lukaku contro Cristiano Ronaldo, Paulo Dybala contro Lautaro Martinez: big contro big. Difficile prevedere uno scontro così acceso prima dell’inizio di questa stagione, ma con l’andare del tempo l’Inter ha spazzato via i dubbi anche delle persone più scettiche. A partire dall’acquisto di Stefano Sensi, passando per quelli di Nicolò Barella e Diego Godin fino alla consacrazione dell’argentino numero 10: l’organico non manca e, adesso, tutti ne sono consapevoli.
Una fiamma che non si è spenta
La piazza nerazzurra, pian piano, stava vedendo la fiamma farsi sempre più piccola. Anche i tifosi, quando meno se l’aspettavano, hanno dovuto ricredersi. Difficile pensare che, dopo la vittoria contro l’Empoli che è valsa la qualificazione in Champions League, i nerazzurri potessero imporsi in tal modo contro chi domina da otto anni a questa parte. Ma dosando gli ingredienti giusti, come coraggio e grinta, gli uomini rappresentati – che coincidenza – da Antonio Conte, hanno deciso di cambiare, o almeno di provarci, le sorti di un destino che sembrava già scritto.
Anno nuovo, Inter nuova.