L’accordo tra le parti, Inter e Vidal, è già stato trovato, così come l’intesa tra il cileno e il Barcellona per la buonuscita. E perché l’affare non viene ufficializzato? Il diktat societario è chiaro: ai tempi del calcio del Covid, con le relative difficoltà economiche, prima si vende e poi si acquista, in relazione a quanto si incassa poi si investe. È per questo che la società nerazzurra, prima di affondare il colpo Vidal, spera di poter sfoltire gli esuberi presenti in rosa. Esuberi che, restando ai giocatori “nuovi”, quelli tornati dai prestiti – Nainggolan, Joao Mario, Perisic – oltre agli acquisti di Hakimi e Kolarov, portano il club ad un monte ingaggi di 220 milioni – come riporta La Gazzetta dello Sport. Troppi, per il momento, è in un trend al rialzo rispetto allo scorso 30 giugno – allora a 191 milioni. Nel frattempo, il cileno continua ad allenarsi. Il suo futuro a Milano sembra ormai scontato, ma il diktat societario è chiaro. E ora l’Inter aspetta le cessioni.