Inter, Mourinho: «Ecco cosa c’è dietro l’abbraccio a Materazzi»

by Redazione Cronache
mourinho

Nel giorno del decimo anniversario del Triplete dell’Inter, l’ex tecnico nerazzurro José Mourinho ha parlato ai microfoni di Rai Sport.

MORATTI – «Era il giorno del suo compleanno, nel decennale della gara di Siena. Penso che quello fosse il miglior modo per salutarlo, invece di cantare perché sono pessimo a cantare gli ho mandato un video del match con le feste per lo Scudetto. Lui è una persona importante della mia carriera, rispetto tantissimo la famiglia Moratti».

FINALE DI MADRID – «Ricordo tutto, tutti i dettagli. Se dopo dieci anni tutti ricordano tutto e perché è stata una cosa emozionale, che è andata più lontana di quello che è il calcio. Era una questione di amicizia».

IL TRIONFO EUROPEO – «Vincere la Champions è difficile, negli ultimi anni in Italia ha dominato la Juve che però al momento di affrontare la sfida europea non è riuscita a vincere. Penso che adesso l’Inter sta diventando sempre più forte, con investimenti importanti e giocatori forti. Magari l’Inter riesce a trovare di nuovo il dominio nel calcio italiano e poter vincere di nuovo la Champions» .

IL SALUTO A MATERAZZI – «Era un po’ l’abbraccio alla mia squadra, poi con lui ho avuto un rapporto speciale. Però l’ho sentito come un abbraccio alla squadra; tutti dicono che io sono stato importante per loro, ma io dico che loro sono stati importanti per me. Dopo Moratti padre e Helenio Herrera, io con questi ragazzi abbiamo scritto una pagina importante della storia dell’Inter. Ovunque vado nel mondo, incontro un interista che mi tocca, mi saluta, mi ringrazia. Questa cosa mi fa davvero piacere: ho vinto due Champions, magari ne vincerò altre. Ma questa storia scritta con l’Inter mi fa piacere»