Alberigo Evani sostiene la conferenza stampa al posto del mister Roberto Mancini, risultato positivo al Covid-19 poco meno di una settimana fa.
«È un ritiro complicato, non devo dirlo io. Si nota completamente. Quello che ci fa stare tranquilli e sereni è lo spirito di gruppo, l’intelligenza e la disponibilità. Queste difficoltà ci aiuterebbero ancora di più a crescere. Il rapporto con Roberto… È come se fosse qui con noi, ci sentiamo spesso durante la giornata, sia per il lavoro da fare che per quello che è stato fatto. Il gruppo credo lo senta vicino, sotto quest’aspetto non ci sono cambiamenti se non che manca lui, fisicamente».
L’EMOZIONE – «Sarà grandissima, è una cosa che non succede, non l’avrei mai immaginato. Sinceramente avrei preferito non succedesse, sia per la salute di Mancini che per lo staff, perché la squadra ha bisogno di lui».
LA ASL E I CLUB – «Capiamo che è un momento difficile, anche le esigenze della società. Non facciamo polemiche. Abbiamo tanti ragazzi interessanti, quelli che sono qua nei prossimi dieci giorni ci daranno soddisfazione».
I PUNTI FERMI – «Al netto di questo periodo complicato, per noi era in preventivo quello di giocare questa gara dando la possibiliità ai giovani, quelli che avranno un futuro. Quelli che hanno avuto meno possibilità, ma magari non sono inferiori. Si allenano da tanto, i principi di gioco li conoscono, qualcuno è nuovo. Credo che faranno il massimo, per loro e per noi è una grande opportunità».
COSA DARÁ ALLA NAZIONALE – «Trasmettere credibilità, per quanto riguarda i principi di gioco sono quelli di Mancini. Magari io – o gli altri dello staff – li ascolta, poi la decisione finale è la sua perché è il mister. Io in questo momento posso solo cercare di fargli sentire il meno possibile l’assenza dell’allenatore».