Paolo Nicolato, CT della nazionale italiana Under 21, riguardo i giovani calciatori e la loro evoluzione ha idee ben precise – fonte La Gazzetta dello Sport.
GIOVANI – «In A i giovani fanno un po’ di fatica a giocare, a parte qualche eccezione, mentre in B qualcosa si muove. La speranza è che i club capiscano l’importanza di creare i presupposti per un cambiamento continuo. Se il serbatoio è vuoto dovremo rivolgerci altrove, come le squadre stanno già facendo. Ma la Nazionale non può. Se vogliamo far ripartire il nostro calcio dobbiamo correre dei rischi».
EVOLUZIONE – «Il calcio va verso una direzione con meno schemi e più principi, verso un’allenatore meno integralista, che sa applicare molti sistemi di gioco e insegnare cose diverse. E verso giocatori multiruolo, eclettici».
PUPILLI – «Si è creato un legame forte con i ragazzi azzurri. Cutrone? Ha un temperamento eccezionale. Io sopreso dal rendimento di Locatelli? No, è una persona intelligentissima e ha grandi qualità tecniche».