Negli stessi giorni in cui il fratello maggiore Jude completava un trasferimento record dal Borussia Dortmund al Real Madrid per oltre 100 milioni, Jobe Bellingham firmava per il Sunderland e lasciava il Birmingham City. Sognavano di giocare insieme in Premier League invece i loro percorsi hanno sempre avuto ritmi diversi. Sabato 20 agosto, però, si sono trovati a segnare una doppietta nello stesso giorno. Jude, pagato oltre 100 milioni dal Real, ha segnato di destro e poi di testa nel successo per 3-1 contro l’Almeria. Jobe ha realizzato una doppietta identica (un tiro di destro e uno di testa) in Championship, la seconda serie inglese, contro il Rotherham. Lui, due anni più giovane, è stato pagato in estate poco meno di 2 milioni.
Chi è Jobe Bellingham, il fratello minore di Jude
Jobe Bellingham ormai è abituato, la storia si ripete con costanza. Non appena fa qualcosa di buono, scattano i paragoni col fratello. Normale che succedesse anche in occasione dei suoi primi due gol da professionista. Jude è un classe 2003, ha 20 anni. Quando ne aveva 18 era già un titolare del Borussia Dortmund, che lo aveva acquistato sempre dal Birmingham, quindi senza mai aver esordito in Premier. Jobe è un classe 2005, ne compirà 18 il 23 settembre ed è “ancora” in Championship. “Ancora”, appunto, perché essere il fratello minore di un talento generazionale comporta una pressione enorme e l’impressione che niente sarà mai abbastanza. Intanto è finito in una piazza prestigiosa come Sunderland, che dopo il sesto posto dello scorso anno e la finale persa contro il Luton proverà a lottare per tornare in Premier. La vetrina, perciò, non è banale.
Un ruolo da 10 puro
Il confronto è sempre stato impari. Già da quando aveva 14 anni era chiaro che Jobe non si sarebbe sviluppato con la stessa velocità del fratello. Eppure il Birmingham, convinto di avere per le mani un altro talento, ci ha puntato forte con sessioni extra di allenamento individuale e portandolo prima possibile in prima squadra. La stoffa, naturalmente, c’era, tanto che a 16 anni è diventato il secondo debuttante più giovane della storia del club. Immagino che sia superfluo ricordare il primo. Già, suo fratello Jude Bellingham. Se non altro, per Jobe è sempre stato chiaro quale fosse il ruolo: un numero 10 puro, spiccate doti tecniche e di controllo della palla, oltre a una naturale tendenza ad accentrarsi. Lo scorso campionato ha giocato 23 spezzoni di partita senza portare “bonus” ed è stato protagonista con l’Inghilterra U18 e U19. Il minutaggio col Birmingham, però, è cresciuto nel finale di stagione, una volta superato anche un infortunio all’addome. Motivo per cui questa stagione in Champions è quella che farà la differenza nella sua carriera. Quella in cui tutti cercheranno di capire di che pasta è fatto. Per questo la notizia dei suoi primi due gol da professionista ha fatto il giro del mondo.