Nel giorno del suo compleanno, ai microfoni di Sky Sport si è raccontato il portiere della Juve Gigi Buffon.
FUTURO – «Guardo come arrivo a marzo-aprile, se non ci sarà un crollo verticale, io sono pronto a aperto a tutte le idee. Quella più importante è rimanere coerente con quello che sto facendo e come mi fa sentire. Se quello che sto facendo è ancora di livello alto, come lo reputo ancora adesso. Il ruolo che ho nella squadra e il rapporto che ho con tutti è gratificante. Con Tek, Filippi e Pinsoglio abbiamo creato un gruppo portiere molto solido e unito e quindi aspettiamo e vediamo. Se non c’è il crollo che tutti ormai sperano ci sia da 10 anni, magari andremo avanti».
NAPOLI –«È stata una sconfitta brutta. Essendo uno sportivo di lunga data credo che se fosse stata una partita determinante per la Juve per uscire dalla gara scudetto, sono sicuro che avrebbe vinto. Questa opportunità, che a volte sembra anche dovuta perché siamo forti e lo abbiamo dimostrato, fa sì che in certi momenti non ci sia quella ferocia che invece va messa».
SCUDETTO – «Campionato combattuto fino alla fine. La Lazio sta facendo qualcosa di eccezionale, il fatto che non abbia partite infrasettimanali inciderà tanto da qui alla fine. L’Inter, anche se non mi sorprende perché conosco il loro allenatore, fino alla fine sarà lì e di questo ne sono certo. Il destino è nelle mani nostre, quando sei più forte sai che il destino dipende da te e noi abbiamo questa consapevolezza. Su questa certezza però non ci dobbiamo abbandonare».
KOBE BRYANT – «È un qualcosa di inverosimile che ti fa sentire vulnerabile. Sembra che la vita e lo star bene a determinate persone sia quasi dovuta, non immagini mai che un mostro sacro e uno sportivo ineguagliabile come Kobe potesse avere un epilogo simile».