Gigi Buffon, portiere della Juventus, ha parlato durante una diretta Instagram con Randstadt Italia, soffermandosi sul suo passato: «Purtroppo devo dire che soprattutto negli ultimi 12 anni di carriera ho goduto poco delle vittorie e ho pensato tanto alle sconfitte. Quando hai una propensione alla vittoria, vincere ti sembra la normalità. In quell’ottica lì le vittorie hanno poco sapore, ma rimane la frustrazione per la sconfitta. Devo cercare di far pace con questa cosa, altrimenti rischio di non smettere più. Se prendiamo in esame un momento di difficoltà, la mia risorsa principale è quella percentuale di follia che pensa che contraddistingua tutti gli uomini e me in particolare. Non ho paura di osare, mi do degli aut aut molto forti. Non ho paura di questa sfida estrema. Errore di campo? Mi disturba più adesso di quando ero ragazzo, è un discorso di coscienza acquisita. Mi disturba perché quando commetto un errore sono talmente autocritico che sembro quasi l’alunno che non accetta di prendere 29 anzichè 30 e mi girano le palle. Io nella mia carriera, nel 70% dei gol ho pensato di poter fare di più».