Il canale YouTube Foot Truck ha parlato con Matthijs de Ligt, difensore della Juventus che ha raccontato i suoi primi mesi in Italia.
RONALDO – «Non è stato lui a convincermi a scegliere la Juve. Non sono venuto a Torino per lui. Semplicemente era la scelta migliore».
SARRI – « È simile a Ten Hag, anche se è un allenatore italiano quindi è diverso da uno olandese. All’Ajax sapevamo come fare pressing, poi dipendeva dal giocatore. Lì se sei un difensore difendi ma poi puoi provare a fare gol, qui se un difensore vuole fermarsi a fare allenamento di tiri in porta non è possibile ed è normale perché ognuno ha il suo ruolo».
SPOGLIATOIO – «Quando sono entrato per la prima volta mi sentivo come un bambino in un negozio di caramelle, ero sconvolto. C’era Buffon, Ronaldo… la scorsa estate sono arrivato più tardi degli altri e senza allenamenti ho dovuto giocare contro il Tottenham nel tour in Asia. Dopo venti minuti faticavo a respirare».
I FALLI DI MANO – «Sotto la doccia dopo la partita contro il Torino i compagni mi dicevano: ‘È incredibile, è come se ci fosse una calamita nel tuo braccio’. Quando commetto un errore però non sono il tipo che si arrabbia se qualcuno dice qualcosa, mi piace scherzarci sopra».