Paulo Dybala, attaccante della Juventus, ha concesso una lunga intervista a Otro, nella quale si è soffermato su diversi aspetti.
POGBA – «Io e Paul abbiamo un bel rapporto e quando lui giocava qui cercavamo continuamente un modo di festeggiare nuovi gol. Ne abbiamo fatti tanti quindi i festeggiamenti cambiavano spesso. Spero che un giorno potremo festeggiare insieme di nuovo».
SOPRANNOME – «Joya mi ha accompagnato da piccolo, da quando giocavo con l’Instituto de Cordoba. Un giornalista locale mi chiamò così e alcuni compagni lo fanno ancora. Non mi spiace, sono abituato».
VAR – «È difficile, ci sono molti modi di vederlo. Sia a favore che contro. Personalmente giocherei benissimo anche senza il VAR, penso che l’arbitro dovrebbe essere libero di gestire la partita da sé senza essere controllato da altri arbitri che non sono in campo perché penso che ci siano molti fattori che hanno impatto sulla partita che non puoi capire guardandoli da fuori».
GATTUSO – «In Argentina diciamo sempre ‘pazzo nel senso buono‘. Quando arrivò a Palermo mi aiutò molto anche se la cosa non durò tanto, ho tanti bellissimi bei ricordi, magari non era sempre dolcissimo soprattutto durante gli allenamenti ma lui è fatto così».
JUVENTUS – «Un calciatore sogna sempre di arrivare in un club del genere. È un sogno poter rappresentare questi colori. Come lo è poter vincere tutti quei titoli che mancano, per la gente, per noi, perché anche noi lo meritiamo. Sogno di vincere qualcosa di importante anche a livello personale in questo club».