Maurizio Sarri, tecnico della Juventus, ha parlato in conferenza stampa prima della sfida contro l’Atalanta.
ATALANTA – «È una fase importante della stagione, l’Atalanta è una squadra che sta facendo benissimo e ha numeri di grandissimo livello, soprattutto in trasferta.È una squadra difficile da affrontare. Ha ragione Guardiola: è come andare dal dentista. L’Atalanta può metterti in difficoltà dal punto di vista tattico perché è una squadra aggressiva che viene a prenderti alta nella fase di costruzione. Dal punto di vista fisico ha accelerazioni importanti, è una partita difficile sotto tutti gli aspetti ed è da tenere molto in considerazione».
CHAMPIONS – «In questo momento abbiamo solo il pensiero al campionato, poi il Lione».
DYBALA – «È un giocatore straordinario ma visto il blackout che abbiamo avuto a metà secondo tempo dire di sì».
DOUGLAS COSTA – «Nelle ultime partite, senza Higuain, lo abbiamo valutato come un inserimento importante a partita in corso».
CONTINUITÀ – «La continuità sarebbe importante. Vedo che in questo momento tutte le squadre hanno difficoltà di rendimento sulla lunghezza del match, mi piacerebbe vedere ordine, perché nei momenti in cui rischi di perdere di mano la partita, come avviene a tutti, diventa un aspetto importante».
MILAN – «È il momento di guardare oltre dal momento che il blackout è arrivato in un momento finale della stagione, è una questione di priorità».
SQUADRA – «La panchina lunga mi pare un luogo comune, ultimamente è abbastanza corta. I parametri sono buoni, a San Siro ci siamo paralizzati su un rigore e dunque non abbiamo avuto un crollo fisico. Cambi? Vediamo. Qualche botta ma tutti acciacchi recuperabili».
CHIELLINI ED ALEX SANDRO – «Situazioni diverse. Alex Sandro ha fatto uno stop di dieci giorni e dunque il ritorno in gruppo è stato più veloce. Giorgio ha fatto un percorso diverso, ha avuto qualche problemino dopo la sosta perché stare fermo in casa gli ha comportato qualche problema, il suo è per forza di cose un recupero più lungo».
HIGUAIN – «Non mi sembra fosse arrabbiato per il cambio, aveva sessanta minuti ed era logica si andasse su quella gestione. Sta meglio, è riuscito a fare qualcosa di dignitoso, l’ho visto in crescita rispetto a qualche settimana fa».