La sua esperienza alla Roma non è stata delle migliori, anzi. Ma Karsdorp sembra tutt’altro che arrendevole. Ecco le parole del terzino olandese in prestito al Feyenoord a AD.nl.
CULTURA – «In Italia si vive il calcio in maniera completamente diversa. Si parla sempre di tattica. A volte ci siamo allenati per ore senza palla. Il mio primo allenatore, Eusebio di Francesco, allenava tranquillamente e voleva che accelerassimo il ritmo nelle partite. Ranieri è davvero un grande uomo. La sua formazione era simile al modo in cui lavoriamo qui in Olanda».
CESSIONE – «Fin dalla preparazione Paulo Fonseca, che aveva affrontato il Feyenoord in Champions League con lo Shakthar Donetsk, mi ha detto subito che ero libero di andarmene. A quel punto ero sicuro: dovevo tornare al ‘De Kuip’. Volevo ritrovarmi nel club in cui sono cresciuto».
ROMA – «Alcune persone diranno sicuramente che ho fallito. Nell’ultimo anno al Feyenoord ho avuto problemi al ginocchio negli ultimi tre mesi della stagione, ma volevo così tanto vincere quel titolo, che ho giocato con un’iniezione quasi ogni settimana. L’intervento alla Roma mi ha richiesto tre mesi di recupero. Quando poi sono rientrato, mi sono strappato subito il legamento crociato contro Crotone. E più tardi, quando sono tornato dopo altri otto mesi di stop, ho avuto un altro infortunio al tendine del ginocchio. Mi restano ancora due anni di contratto. Vedremo cosa succederà la prossima estate. Vorrei riprovarci, vorrei avere un’altra chance».