È stato uno degli uomini chiave dei successi di Stefano Pioli con la Lazio. Miroslav Klose, arrivato a Roma nel 2014 da campione del mondo, negli anni ha costruito un rapporto di fiducia e stima nei confronti dell’allenatore, tanto da sostenere il periodo uno stage nello staff del tecnico del Milan. L’attaccante tedesco, ora al Bayern Monaco, ha raccontato l’amicizia con Pioli alla Gazzetta dello Sport.
PIOLI – «È molto bravo: è onesto, è umano, è completo. Migliora i giocatori. Ha semplicemente bisogno di tempo. Deve conoscere i giocatori e loro devono conoscere lui. Che cosa pretende l’allenatore in allenamento? Che cosa i giocatori? Serve tempo. Se il Milan darà a Pioli la possibilità di lavorare a lungo, allora sarà vincente. La squadra può anche conquistare lo scudetto».
STILE – «Da giocatore mi piaceva fare pressing alto. La mia filosofia di gioco, ora, va in quella direzione. Voglio avere spesso la palla e voglio averla a lungo. In questo modo si può essere dominanti. Posso valutare e decidere quando accelerare il gioco e quando rallentarlo. Più velocemente riesco a organizzarmi, più in fretta attacco gli avversari, prima riesco a riprendere la palla. La mia filosofia si può riassumere in poche parole: dominare il gioco ed essere dinamici».
FUTURO– «Presto prenderò la licenza per allenare anche nei massimi campionati, ma non ho fretta. Sto concludendo un percorso che dura da cinque anni, durante i quali ho già avuto la fortuna di fare esperienze importanti, come quella con Loewe in nazionale e quella nel settore giovanile del Bayern. Voglio fare un passo dopo l’altro, come ho fatto quando ero un giocatore. Mi piace molto fare il vice di Flick al Bayern, vediamo quanto durerà ancora. Qui posso imparare molto, ragiono su come mi muoverei io se fossi l’allenatore. Per il futuro sono aperto a tutto. Il prossimo passo è fare esperienza e prendere la guida di una squadra. L’esperienza è importante, si impara anche dagli errori».