A vederlo giocare così nella Juventus, sembra quasi impossibile che Kulusevski non sia sicuro di un posto con la Svezia. È stato uno dei protagonisti del buon avvio di stagione della squadra di Pirlo e non solo per il gol alla Sampdoria al debutto. Eppure, quando è in nazionale, pare che il ct Andersson lo debba mettere in campo per forza. La pensa così, almeno, una leggenda svedese come Kim Kallstrom, che, intervistato da C More, ha commentato la decisione dell’allenatore di schierare lo juventino come esterno nel 4-4-2 contro la Croazia in Nations League. «Andersson ha bisogno delle qualità di Kulusevski, ma non credo fosse pronto ad affrontare le critiche che avrebbe ricevuto se lo avesse lasciato fuori» ha affermato l’ex trequartista del Lione, precisando come «Dejan dovrebbe giocare, ma ci sono anche motivazioni diverse dietro a questa scelta».
Critiche ingiustificate?
È la legge dei momenti del calcio. Quando le cose vanno male, arrivano le critiche. E le cose, alla Svezia, stanno andando malissimo. Ultima nel gruppo 3 di Nations League, ancora a 0 punti dopo le prime tre giornate. Ieri a Zagabria è arrivata una sconfitta nel finale ad opera di Kramaric. La retrocessione in Lega B è sempre più vicina. «Penso che sia molto divertente che le persone siano così coinvolte e analizzino quello che sto facendo» ha risposto ironicamente Andersson a Kallstrom. Il ct ha poi ribadito, e ci mancherebbe, che mette in campo la migliore formazione possibile per vincere.
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Se il pessimo momento della Svezia non è certamente imputabile solo a Kulusevski, è pur vero che l’ex giocatore del Parma sta incidendo davvero poco. Al di là del fatto che non abbia ancora segnato, è l’atteggiamento in campo a lasciare sorpresi. Lo svedese in nazionale non trova ruolo e posizione, non si intende con i compagni e sull’esterno combina poco. Certo anche la scorsa stagione giocava largo, ma in un tridente offensivo e in una squadra che faceva delle ripartenze e della velocità un punto di forza. Nei Blågult, dove ci sono centrocampisti di grande tecnica ma dal tocco in più come Ekdal e Forsberg, Kulusevski perde spesso il tempo di inserimento e deve affrontare una difesa schierata, cosa a cui non è così abituato. Non può, quindi, dare quegli strappi che per esempio gli chiede anche Pirlo alla Juve.
Dritto per la sua strada
Per ora Dejan alle frecciate proprio non vuol badare. «A volte giochi, a volte no. Quello di cui parlano gli altri non mi importa» la risposta diplomatica alle dichiarazioni di Kallstrom. Molto meno diplomatiche, invece, le sue parole al portale AftonBladet dopo il match di settembre con la Francia, dove non era partito titolare.
«Sono rimasto scioccato, è una sensazione strana ma rispetto la scelta del mister» aveva confessato. Una decisione capace di meravigliare anche Zlatan Ibrahimovic che aveva mostrato il suo dissenso sui social. «Che brutto scherzo… Un’altra prova. Queste sono persone incompetenti nelle posizioni sbagliate che soffocano il calcio svedese» aveva twittato Ibra, sempre poco tenero nei confronti di un ct che gli aveva negato anche quella piccola possibilità di tornare in nazionale. Rispetto a un mese fa Kulusevski ora gioca di più, ma se il suo posto in squadra dovesse essere messo in discussione, il caso potrebbe riaprirsi definitivamente.
Vilket jävla skämt.
Ytterligare ett bevis.
Inkompetenta personer på fel positioner som kväver svensk fotboll.https://t.co/I0RBYZO561— Zlatan Ibrahimović (@Ibra_official) September 6, 2020