La parabola di Mourad Meghni, attualmente ex calciatore algerino, è stata tanto ascendente quando discendente. La sua carriera da centrocampista, iniziata in Algeria e conclusa in Qatar, ha avuto il suo culmine in Italia. Era il 2007: la Lazio di Lotito investe tre milioni per prelevare dal Bologna il “Piccolo Zidane” – così considerato all’epoca. Ma le quattro stagioni nelle quali resta nella Capitale sono un flop: 48 gare in quattro anni. Una colpa che lui attribuisce a sé stesso («Mi sono cullato troppo sul mio talento») e anche a fattori esterni («Avessi avuto un agente italiano sarebbe stato meglio»).
Da lì, la scelta maturata negli anni di lasciare il calcio a undici per dedicarsi al Futsal. Passaggio che avviene nel gennaio del 2015, a 29 anni. Una decisione completamente diversa rispetto al suo passato: «Perché ho cambiato? Per provare un’esperienza. Ma io ho sempre giocato per piacere. E ho bisogno di essere amato per giocare».